SSP, Baldassarri: “Io e Bulega possiamo regalare spettacolo”

SSP, Baldassarri: “Io e Bulega possiamo regalare spettacolo”© GPAgency

Lorenzo pronto ad iniziare un nuovo capitolo: "Mi sto ripulendo dagli strascichi degli ultimi due anni. La R6? Ho ancora margine"

07.04.2022 ( Aggiornata il 07.04.2022 11:15 )

Come per un altro talentuoso italiano, la stagione 2022 rappresenta per Lorenzo Baldassarri una rinascita. Messe alle spalle le difficoltà delle ultime stagioni in Moto2, il pilota marchigiano ha intrapreso una nuova strada, rappresentata dalla Supersport e dalla Yamaha del team Evan Bros, ossia il team campione del mondo di categoria in due delle ultime tre stagioni. I test di Aragon hanno rappresentato il primo banco di prova reale per Balda, ed i 57 millesimi di distacco dalla vetta sembrano essere un biglietto da visita più invidiabile.
 
“Non vedevo l’ora di svolgere i test di Aragon - apre Balda - sia perché avevo voglia di confrontarmi con i miei rivali e scoprire la categoria, sia perché veniamo da un inverno dove spesso abbiamo dovuto combattere con il bagnato. Dai test ho potuto capire che siamo competitivi, ed ho avuto la conferma dell’ottimo lavoro del team: ad ogni uscita ho acquisito più fiducia, quindi non posso che essere motivato. Mi sto ripulendo dagli strascichi che gli ultimi due anni mi hanno lasciato”.
 
A che punto sei della conoscenza della R6?

“Sono a buon punto, ma devo ancora capire del tutto fino a dove mi posso spingere. Fino ad un certo punto la R6 ti permette di arrivarci facilmente, ma da lì in poi serve tirare fuori qualcosa di diverso. Sotto questo aspetto sto iniziando a capire come fare, ma c’è del margine, il che è positivo: di solito c’è poco margine per migliorare nelle moto stradali rispetto ai prototipi, invece in questo caso sento di poter ancora sperimentare dal punto di vista della guida”.
 
Un’altra novità per te sono le Pirelli. Come ti trovi?

“Bene, mi regalano delle buone sensazioni. Sin da subito mi sono sentito a mio agio, e turno dopo turno le capisco di più. Questo è positivo perché in passato ci ho messo più tempo a capire le gomme, specie quando Dunlop ha cambiato le carcasse a stagione in corso”.

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Qual è l’obiettivo? Il titolo?

“Vorrei essere sempre davanti, senza perdere mai il controllo della situazione: non sempre potremo vincere, specie in una categoria rinnovata come la Supersport di quest’anno, ma occorrerà essere sempre nelle posizioni che contano. Spero che il regolamento sia bilanciato, e che quindi non vi siano moto che ci sverniciano sul rettilineo”.
 
Dai primi test il livellamento sembra corretto. Sei d’accordo?

“Assolutamente, quindi si preannuncia un campionato molto interessante. Il fatto che davanti vi siano più marche regala valore alla categoria, e la rende più interessante per il pubblico”.
 
Come hai trovato i tuoi avversari?

"Mi aspettavo un livello alto, specie nelle prime posizioni, e così è. Rispetto alla Moto2 c’è più dislivello tra il primo e l’ultimo, ma il livello medio è alto, quindi sin dall’inizio ho capito che non avrei vinto facile, e non si può lasciare nulla al caso”.
 
Si può sognare un duello tutto italiano Baldassarri - Bulega per il titolo?

“Sarebbe figo. Siamo due piloti veloci e competitivi, che possono dare spettacolo ma si rispettano, facendo della bagarre vera ma senza scorrettezze”.

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