SBK, Rea: “L'incidente con Bautista? Puntavamo allo stesso pezzo di asfalto”

SBK, Rea: “L'incidente con Bautista? Puntavamo allo stesso pezzo di asfalto”© GPAgency
Jonathan ha ricevuto due long lap in Gara 2 per il contatto che ha innescato la carambola: “Peccato, mi sentivo bene. Mi scuso con Alvaro, ma anche con Vierge e Lowes”

19.05.2025 ( Aggiornata il 19.05.2025 10:40 )

L'ultima gara del weekend di Most del mondiale Superbike ha visto Alvaro Bautista immediatamente fuori dai giochi a causa di una carambola alla prima curva innescata da Jonathan Rea che ha coinvolto lo spagnolo, Xavi Vierge (il quale ha rimediato anche un infortunio al piede) e Alex Lowes. Un episodio che allo stesso Rea è costato due long lap penalty nel corso della manche che l'hanno fatto precipitare in tredicesima posizione sotto la bandiera a scacchi, pur essendo riuscito ad effettuare dei notevoli passi in avanti rispetto allo scorso round di Cremona nonostante una forma fisica ancora non al top dopo la lunga assenza per infortunio.

Il nordirlandese di casa Yamaha ha comunque chiuso il weekend ceco ottenendo i primi punti della stagione con due Top 10 raggiunte in Gara 1 e in Superpole Race, potendo quindi guardare il proverbiale bicchiere mezzo pieno, anche se l'episodio di Gara 2 ha portato Bautista a definire Rea come “un disperato. Nonostante ciò, il sei volte campione del mondo si è voluto scusare ugualmente con l'iberico e con i piloti coinvolti: ecco le sue parole.

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Tutto sommato è stato un weekend decisamente migliore rispetto a quello di Cremona e mi sono sentito più competitivo”, ha spiegato Jonathan tirando le somme. “Ho trovato maggior feeling con la moto e anche dal punto di vista fisico ci sono stati dei miglioramenti, anche se la caduta nelle FP1 del venerdì ha reso tutto un po' più complicato”.

Purtroppo in Gara 2 sono arrivato al contatto con Bautista perché puntavamo allo stesso pezzo di asfalto alla prima curva e mi dispiace per ciò che è successo, perché non ci ha rimesso solo lui ma anche Xavi Vierge ed Alex Lowes che si trovavano all'esterno, perciò mi scuso con tutti loro”, ha poi ammesso il numero 65 guardando però anche ai lati positivi. “Ciò che conta, è che finalmente mi sono sentito molto competitivo sulla R1, tornando anche a lottare per la Top 5 come non succedeva da molto tempo. Ciò mi ha dato la giusta confidenza per guardare al futuro con ottimismo e non vedo l'ora di andare a Misano”.

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