I test disputati a Phillip Island si sono conclusi con il pilota emiliano davanti a tutti che ha ammesso: “Qui mi viene tutto naturale”
L’unico pilota in grado di battere il muro dell’1’29 in questi due giorni di test a Phillip Island è stato Nicolò Bulega. Vice-campione 2024 il pilota ufficiale Ducati è pronto a vivere la sua seconda stagione in Superbike e l’inizio a Phillip Island è stato decisamente molto buono per lui.
Bulega ha raccontato: “Effettivamente sono andato bene, sono contento di come sono andati questi turni. Il feeling è buono. Riesco a spingere a ogni uscita come voglio, questo è importante e mi dà una bella fiducia per il weekend. Poi magari durante quei giorni ci saranno condizioni diverse e possono cambiare le mie sensazioni. Intanto sono contento di essere in questa posizione”.
Questa pista, del resto, è speciale per lui e anche un po' per la moto che guida: “Qui mi viene tutto naturale. La Ducati su questa pista è sempre andata bene, questo è il mio circuito preferito e anche al mio debutto in Moto3 sono andato bene. Non conoscevo la pista e sono andato forte subito, poi in gara mi stese Quartararo ma ero nel gruppo del podio. Partivo secondo dietro a Binder in qualifica. In Supersport ho vinto, l’anno scorso in Superbike ho vinto. Ora nei test sto andando bene. Per una serie di combinazioni qui sono veloce”.
Poi ha commentato il tema del cambio gomme su cui ha espresso qualche perplessità: “Sulle gomme non ho tanta scelta: ce ne sono due e mi trovo bene con entrambe. Non ho una preferenza. La cosa assurda è che più giro e più vado forte, quindi il fatto che dobbiamo fare il flag-to-flag proprio non la capisco. Ci sono delle piste dove le gomme si distruggono, ma sta nell’abilità della squadra fare il setting, in quella del pilota conservarle, però sono le gare. È sempre stato così. Vince anche chi è bravo a non consumare troppo le gomme. Onestamente su questa pista, vuoi perché mi trovo bene o vuoi perché ho un feeling particolare con la moto, al ventesimo giro segno un 29 e basso. Le gomme fino al ventesimo giro vanno benissimo”.
Eppure nelle due gare lunghe si dovrà affrontare il flag-to-flag: “Non mi spaventa tanto la prestazione e quando metto le gomme nuove vado forte subito, la vedo una cosa senza senso. Ci sono delle piste dove con le gomme siamo molto più in difficoltà, allora dovrebbero decidere di farlo anche in altri round”. E guardando ai rivali, chi sarà il più duro da battere? “Non so, l’importante è se riesco a dare la paga a tutti”.
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