SBK Jerez, Bautista: “Non sono felice per la vittoria ma per la gara”

SBK Jerez, Bautista: “Non sono felice per la vittoria ma per la gara”© GPAgency

La stagione delle derivate di serie finisce con una gara incredibile decisa solo dopo la bandiera a scacchi che consegna la vittoria allo spagnolo

29.10.2023 ( Aggiornata il 29.10.2023 17:14 )

Ventisettesima vittoria stagionale per Alvaro Bautista, sesto hattick stagionale arrivato al termine di una battaglia lunga ed estenuante con Toprak Razgatlioglu decisa, purtroppo, dalla direzione gara. Quello che resterà di questa gara però non è il risultato, indifferente per il campionato, ma lo spettacolare duello tra il Campione del Mondo ed il turco.

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Le regole son queste

È stata decisa dai giudici, quella che probabilmente insieme a Gara2 di Portimao è stata la gara più bella della stagione. I commissari hanno infatti penalizzato Toprak Razgatlioglu a causa dell’escursione dal cordolo proprio nell’ultima curva della gara: “Purtroppo è la regola, e dobbiamo rispettare i track limits soprattutto nell’ultima curva. Se usi parti della pista che non potresti usare è così, sicuramente avrei preferito vincere passando per primo sul traguardo ma è una regola che conosciamo tutti e se c’è scritto che non possiamo usare il verde dobbiamo rispettarla”.

Si dimostra assolutamente onesto e freddo nel commentare l’accaduto Alvaro Bautista: “Non sono felice per la vittoria ma per la gara, abbiamo avuto un duello veramente duro, siamo stati molto aggressivi ma allo stesso tempo corretti. Credo sia una delle gare più belle della SBK, anche più di Gara2 di Portimao perché i sorpassi erano tutti in una sola curva, qua siamo entrati sempre in posti diversi. Normalmente guido in un modo in cui non devo prendere solo i rischi necessari e tenendomi un po’ di margine, oggi non avevo problemi e quindi ho accettato di rischiare di più provando ad attaccare e a difendermi sempre senza preoccuparmi di commettere errori. Normalmente sorpasso solo se sono sicuro, oggi invece ho accettato la battaglia”.

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Moto diverse per piloti diversi

Vedendoli duellare su una pista così tecnica come Jerez si sono palesate le differenze ed i punti di forza non solo dei piloti ma anche delle moto: “Se mi vedi girare da solo pensi che abbia fatto la linea corretta”. Spiega Alvaro: “Invece se sono insieme a Toprak o a una Yamaha dici, cavolo no stai andando largo. Abbiamo moto diverse e stili di guida diversi. La mia moto deve essere fermata quando sono ancora sul dritto e nell’ultima parte della franata devo mollare mentre Toprak al contrario riesce a frenare forte fino all’ultimo momento anche a moto piegata. Nelle curve veloce però la mia moto ha più trazione e riesco a fare più percorrenza, è frutto di moto e stili di guida diversi. Nelle battaglie come oggi lui è avvantaggiato perché il suo stile ed i suoi punti di forza sono perfetti per i duelli”.

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Sul track limits di Torpak

Alvaro ha poi chiuso il discorso relativo alla penalità: “Al momento non me ne sono accorto perché ero molto interno. Ho provato a chiudere il più possibile ma lui era inserito lo stesso e ho immaginato potesse prendere la penalità perché non sarebbe riuscito a stare in pista. Ma non me ne sono accorto li, in quei momenti ho pensato solo ad aprire ed avere più accelerazione di lui ma ho anche perso il posteriore. Non so se senza quella perdita di aderenza avrei vinto lo stesso, però è successa”.

La gara conclusiva della stagione è stata probabilmente la più bella della stagione ricca di sorpassi spettacolari: “È difficile sceglierne uno, forse direi che l’ingresso in curva 5 è stato uno dei migliori. Anche quello dell’ultimo giro è stato bello, ma ci sono stati molti sorpassi non saprei scegliere”.

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