Iannone può tornare a vincere dopo la squalifica? I precedenti

Iannone può tornare a vincere dopo la squalifica? I precedenti© Getty Images

Quello del pilota di Vasto è l’ultimo caso di rientro dopo la positività ai test antidoping: in tempi recenti sono 2 i piloti che sono tornati in pista

19.10.2023 ( Aggiornata il 19.10.2023 10:22 )

Ora è ufficiale, dopo tante chiacchiere e illazioni, il team GoEleven ha annunciato l’ingaggio di Andrea Iannone per la stagione SBK 2024. Il contratto, che prevede un solo anno di legame tra il team ed il pilota di Vasto, con la possibilità di rinnovo per una seconda stagione, mette fine alle speculazioni sul futuro dell’ex ufficiale Ducati MotoGP. I 4 anni di squalifica stanno per terminare e così Andrea potrà finalmente tornare in gara a 34 anni, ma negli ultimi 10 altri due piloti hanno scontato una squalifica per doping e sono poi rientrati in gara provando a riprendersi il loro posto in cima alle classifiche.

James “Bubba” Stewart

Per gli “stradisti” il nome può non dire niente, ma per gli appassionati di fuoristrada invece rievoca ricordi di battaglie e gare spettacolari nella prima decade del nuovo millennio tra AMA Supercross e National. Stewart è il secondo pilota più vincente della storia del Supercross con 68 successi, tra 450 e 250, alle spalle solo di Jeremy McGrath. È inoltre l’unico ad aver vinto almeno una gara in 10 stagioni del Supercross ed il primo pilota nero della Storia del motorsport a conquistare un titolo mondiale vincendo nel 2006 il FIM World Supercross Championship, anticipando di un paio di stagioni Sir Lewis Hamilton iridato in F1 nel 2008. Stewart fu un personaggio divisivo, ruppe l’egemonia di Ricky Carmichael e si impose molto presto come punto di riferimento sia del Supercross che del motocross a stelle e strisce. Tutto questo fino al 2014 quando dopo la gara del National a Seattle risultò positivo all’anfetamina. La sostanza era presente in un farmaco che “Bubba” assumeva regolarmente sotto prescrizione medica: l’Adderall. Nonostante fosse regolarmente prescritto la federazione non avvallò l’esenzione medica e Stewart venne squalificato per 16 mesi.

Al suo rientro, vistosamente fuori forma, riuscì comunque ad imporsi nel RedBull Straight Rhythm 2015, una gara 1vs1 su una sezione ritmica di 800 metri in cui 32 piloti si sfidano in un tabellone tennistico ad eliminazione diretta. Provando a prepararsi per la stagione del Supercross però inizia a ricadere in infortuni che ne avevano già segnato il corpo durante i suoi anni migliori, ciò nonostante si presentò al via della stagione 2016 ed alla prima gara riuscì a tener testa a Ryan Dungey, che nel frattempo era esploso diventando il riferimento della categoria in sella alla KTM ufficiale. Nel corso del Main Event i due si scontrarono violentemente e fu proprio Stewart a riportare le conseguenze peggiori, finirà la stagione tra infortuni e noie meccaniche senza riuscire più a brillare. Dopo un silenzio durato mesi nell’aprile del 2019 annuncia il suo ritiro dalle gare.

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