SBK: qual è il vero volto della BMW? Razgatlioglu e non solo cercano risposte

SBK: qual è il vero volto della BMW? Razgatlioglu e non solo cercano risposte© GPAgency

Il brillante weekend francese di Gerloff si contrappone alle difficoltà di Redding e soci, sintomo che la M1000RR è ancora lontana dalla perfezione. In attesa dell'arrivo del turco

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14.09.2023 ( Aggiornata il 14.09.2023 09:08 )

Tra i successi di Ducati e le difficoltà di Honda, al vertice ed in coda alla griglia della Superbike 2023, vi sono anche situazioni intermedie e difficili da comprendere, come ad esempio BMW. Non è la prima volta che ci si trova a constare l’andamento altalenante delle prestazioni della casa bavarese, ma il round di Magny – Cours appena trascorso ha riportato la questione sotto gli occhi di tutti.
 
Da una parte, quella brillante, vi è infatti la prestazione di Garrett Gerloff. Come approfondito qui il texano è stato uno degli assoluti protagonisti del fine settimana, con una pole che in BMW mancava dal 2021 ed una doppia prima piazza tra gli indipendenti nelle manche lunghe difficile da prospettare alla vigilia, specie considerate le prestazioni recenti di piloti come Danilo Petrucci ed Axel Bassani.

Gerloff al top, Redding flop

Gerloff però ha rappresentato essenzialmente una mosca bianca all’interno della pattuglia BMW, dato che tutti i suoi compagni di marca hanno faticato. Ad essere precisi sul giro singolo anche il padrone di casa Loris Baz ha detto la sua, con una sesta casella dalla quale poter pensare in grande, salvo poi perdersi in tutte e tre le manche, soprattutto Gara 1 e Gara 2, con la settima piazza in Superpole come unico risultato rilevante.
 
Peggio è ancora è andata ai due portacolori del team ufficiale Michael Van Der Mark e Scott Redding, il che fa ovviamente pensare. Raramente infatti i piloti indipendenti di una casa relegano a comparse in questa maniera quelli della struttura ufficiale, ma in Francia è andata esattamente così. L’olandese è stato evanescente, mentre l’inglese è balzato agli onore della cronaca solo per i suoi errori, con i tre long lap incassati domenica che probabilmente hanno costituito un record. “Non ricordo un altro weekend con tre cadute” il commento di Redding, che ha però parlato anche di “un passo che mi consente di restare fiducioso”.
 
Alla luce di tali alti e bassi la domanda sorge spontanea: quale faccia di BMW troverà Toprak Razgatlioglu? Quella brillante o quella scura? Difficile dirlo ora, ma in compenso occorre aggiungere un altro tassello al puzzle. Come risaputo infatti la casa tedesca è prossima ad una rivoluzione, con l’arrivo del test team capitanato da Sylvain Guintoli ed il lavoro di Christian Gonschor – già insediatosi – come nuovo Direttore Tecnico di BMW Motorrad Motorsport: la strada potrebbe essere quindi in discesa, ma servirà eliminare alla radice la tendenza a vivere sulle montagne russe.

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