SBK: i più grandi trasferimenti di mercato

SBK: i più grandi trasferimenti di mercato© GPAgency

Se Razgatlioglu in BMW e Rea in Yamaha sono i colpi clamorosi di questo 2023, ce ne sono altri che hanno fatto la storia del Mondiale Superbike

05.09.2023 ( Aggiornata il 05.09.2023 09:14 )

Il 2023 del Mondiale Superbike è stato scosso da due clamorosi movimenti di mercato per il 2024: Toprak Razgatlioglu da Yamaha a BMW e il freschissimo addio di Rea a Kawasaki, accasatosi in Yamaha proprio al posto del turco.

La Storia del Mondiale Superbike, però, è piena di colpi ad effetto inaspettati: basti pensare a Fogarty, Corser, Bautista, Melandri e gli stessi Rea e Razgatlioglu prima delle recenti mosse

Carl Fogarty da Ducati…a Ducati


Dopo aver centrato la doppietta 1994-1995, “King” Carl nel 1996 intraprende una nuova sfida trasferendosi al team Castrol Honda. L’accoppiata non funzionerà, l’inglese vincerà soltanto quattro gare con il titolo che andrà al suo ex compagno di squadra Troy Corser. Foggy a fine 1996 abbandonerà la Honda per far ritorno in Ducati, vincerà nuovamente il titolo nel 1998 per poi bissarlo nel 1999, prima dell’incidente di Phillip Island del 2000 che ha posto fine alla sua carriera.

Tornando su quel trasferimento da Ducati ad Honda Foggy ha dichiarato: “Non avrei mai dovuto rompere un pacchetto vincente. Nel 1995 avevo la moto migliore di sempre e ho rovinato tutto per duecentomila sterline in più; sono stato davvero stupido. Mi è costato il titolo nel 1996 e nel 1997; mi ci sono voluti due anni per tornare a vincere il titolo. Onestamente si tratta di un qualcosa di cui ho rimpianti ma Ducati mi ha ripreso.” 

Troy Corser da Borgo Panigale a Noale


 

Da una bicilindrica bolognese ad una veneta, Troy Corser sorprende tutti a fine 1999 annunciando il suo passaggio all’Aprilia per la stagione 2000 sulla bellissima RSV1000. Cinque vittorie e tanti podi nella prima stagione, chiusa al terzo posto alle spalle di Edwards ed Haga. Le prime due vittorie nel 2001 facevano ben sperare ma poi l’australiano ha chiuso al quarto posto. La sua carriera proseguirà con Petronas, Suzuki, Yamaha e BMW prima di appendere il casco al chiodo a fine 2011.

Marco Melandri da Yamaha a BMW


 

La stagione di debutto del ravennate è assolutamente stellare: titolo di vice campione alle spalle di Checa, 4 vittorie ed altri 11 podi. A fine 2011 passa nella struttura ufficiale di BMW per il 2012: lotterà per il titolo fino al round in Russia, poi una serie di ritiri nelle successive gare e l’unico podio a Magny-Cours gli fanno chiudere la stagione solamente in terza posizione. Resterà in BMW anche nel 2013 per poi passare in Aprilia l’anno successivo; dopo una seconda (breve, soltanto mezza stagione 2015) parentesi in MotoGP sempre con Aprilia, rientrerà in SBK con Ducati Aruba nel biennio 2017-2018, passando poi in GRT Yamaha nel 2019 ed infine chiude la carriera nel 2020 con alcune gare sempre su Ducati con il team Barni. 

Jonathan Rea da Honda a Kawasaki a Yamaha


 

La “big move” del mercato SBK della fine del 2014 è sicuramente il passaggio di Jonathan Rea da Honda a Kawasaki per il 2015 in coppia con Tom Sykes. Il resto ovviamente è Storia: sei titoli consecutivi dal 2015 al 2020, 119 vittorie (l’ultima a Most quest’anno), 256 podi, 41 pole position, 102 giri veloci in 401 gare.

Nel 2023 arriva un’altra “big move” per il nordirlandese, che annuncia la separazione da Kawasaki a fine stagione (uscendo un anno prima dal contratto) per accasarsi in Yamaha in cerca di nuovi stimoli e provare a vincere un settimo ed ultimo (forse) titolo mondiale.

Alvaro Bautista da Ducati…a Ducati


 

Lo spagnolo è stato il grande rookie della stagione 2019 del Mondiale ed un'accoppiata formidabile con la nuova Panigale V4R ufficiale, tanto da riuscire a vincere le prime 11 gare di fila. Alvaro, un po’ come Fogarty nel 1995, lascerà Ducati a fine 2019 per accasarsi in Honda nel biennio 2020-2021 risultando spesso la migliore CBR in pista ma capace di raccogliere soltanto tre podi. Nel 2022 lo spagnolo ritorna a far coppia con la sua V4R ed insieme vincono il titolo a fine stagione al termine di un duello esaltante con Toprak Razgatlioglu.

Toprak Razgatlioglu da Kawasaki a Yamaha a BMW


 

A fine 2019 un’altra “big move” che smuove le acque del Mondiale Superbike: si tratta di Toprak Razgatlioglu che passa da Kawasaki (Puccetti Racing) a Yamaha. Causa scatenante della rottura con Akashi la 8h di Suzuka di quell’anno, con il turco mai sceso in pista in gara ma soltanto nei turni di prove. Sofuoglu e Razgatlioglu dimostreranno che la scelta si rivelerà più che mai azzeccata: dopo un primo anno di assestamento, nel 2021 Toprak vince il titolo battendo Rea e nel 2022 lo contende fino alla fine con Alvaro Bautista.

Toprak sente però che con questa Yamaha non può lottare ad armi pari con Bautista; pertanto, saluta Yamaha per accasarsi dal 2024 con BMW. Riuscirà il turco a portare la M1000RR sul trono del Mondiale Superbike già nel 2024?

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