SBK: Haslam sulla BMW ufficiale a Imola. Perché non Giannini?

SBK: Haslam sulla BMW ufficiale a Imola. Perché non Giannini?

A fronte delle contemporanee assenze di Van Der Mark e Sykes, il round imolese sarebbe stata la giusta occasione per Gabriele, ma una volta di più BMW ha puntato sull’usato sicuro

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12.07.2023 ( Aggiornata il 12.07.2023 14:07 )

Una cosa è certa: la dea bendata nel corso della stagione si è spesso dimenticata di dare una mano al team ufficiale BMW. Gli infortuni di Michael Van Der Mark ad Assen – già reduce dal lungo stop dello scorso anno – e del suo sostituto Tom Sykes a Donington sono infatti figli – anche - di una sorte avversa, ma a volte, come insegna la saggezza popolare, da un problema può nascere una opportunità.
 
L’assenza di due piloti esperti ed un round alle porte come quello di Imola, il cui layout sarà da studiare da zero sia per Scott Redding che per Garrett Gerloff, sarebbero state coincidenze ideali per fare una piccola scommessa, puntando su un giovane che già corre con la M 1000 RR, e conosce piuttosto bene il tracciato imolese, e sarebbe potuto dunque essere utile anche per i compagni di marca. 

Giannini possibile uomo giusto al posto giusto

Stiamo parlando di Gabriele Giannini, campione l’anno scorso con BMW nel National Trophy 1000, campionato del quale guida la classifica anche nella stagione in corso, grazie a quattro podi – 1 vittorie, 2 secondi posti ed un terzo posto – in altrettante gare. Come risaputo il giovane pilota romano ha rifiutato nelle scorse settimane il passaggio in Superbike con il team Puccetti, allora alla ricerca di un sostituto di Sykes, ma quella di Imola sarebbe comunque potuta essere un’ottima chance, per entrambi gli attori coinvolti.
 
Per Giannini in primis, che sfruttando il fattore campo avrebbe potuto in parte colmare quel gap nei confronti della concorrenza in termini di esperienza e malizia, ma anche per BMW, che avrebbe potuto saggiare il livello di un potenziale talento che già possiede nella propria scuderia. Le porte della Superbike con BMW sarebbero comunque rimaste chiuse, vista l’abbondanza di piloti attualmente sotto contratto con il costruttore bavarese, ma entrambe le parti avrebbero certamente lasciato Imola con le idee più chiare su tanti aspetti.
 
Tutto questo però resterà un progetto senza realizzazione, dato che la casa tedesca ha deciso nuovamente – come soprattutto nel caso di Sykes, reduce da round negativi con il team Puccetti – di puntare sull’esperienza, ingaggiando un Leon Haslam che sta ben figurando con BMW nel BSB, ma che francamente sembra davvero avere poco da dare alla SBK, visti anche i 40 anni compiuti nel maggio di quest’anno. No alla gioventù ma sì all’esperienza dunque: una scelta ben poco entusiasmante.

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