SBK, Imola: Bautista per dimenticare il passato, Petrucci e Toprak sognano in grande

SBK, Imola: Bautista per dimenticare il passato, Petrucci e Toprak sognano in grande© GPAgency

Alvaro nel 2019 vide interruppersi in Romagna la sua striscia di vittorie, a favore di un Rea che ora deve sbloccarsi. Danilo galvanizzato vuole di più. Rinaldi: ultima chiamata

10.07.2023 ( Aggiornata il 10.07.2023 17:01 )

Da Alvaro Bautista ad Alvaro Bautista. Il primo punto di contatto tra l’ultima volta che la Superbike ha infiammato Imola – nel 2019 – ed il ritorno ormai alle porte del resto è lo spagnolo, che arriva in Romagna leader della classifica generale come quattro anni or sono. Il Bautista attuale ad ogni modo è decisamente diverso da quello di Imola 2019, visti i macroscopici progressi nel corso degli anni, in primis sotto il profilo della padronanza e della gestione della Panigale V4R, al tempo debuttante di lusso ed oggi moto di riferimento della categoria.
 
Come per Donington però davanti a Bautista si pone la storia, dato che Ducati non trionfa ad Imola dal 2017: lo stesso Alvaro nel 2019 non riuscì ad imporsi, contro un Jonathan Rea imbattuto in Romagna dal 2018, ma oggi ancora alla ricerca del primo successo stagionale, a fronte di un Alvaro capace di rompere l’incantesimo già in Inghilterra, un tracciato – come Imola – dove la velocità di punta non assume un ruolo di primo piano, a favore della rapidità nei cambi di direzione. Restano poi le parole dello spagnolo in merito ad Imola, definita “una pista poco sicura dove più che in altri tracciato è importante non fare errori”, che insieme ai sopra citati dati rendono i pronostici per la vittoria più complicati del solito.
 
Del resto non vi è il solo Rea potenzialmente in grado di contendere a Bautista il successo, anzi, dato che il principale rivale dello spagnolo potrebbe piuttosto essere Toprak Razgatlioglu, l’unico pilota finora in grado di soffiare il primo posto a Bautista. Le frenate impegnative ed i layout "vecchio stile" sono il pane del turco, che proprio ad Imola ha conquistato nel 2019 il suo primo stagionale, in quella che sarebbe poi stata la sua ultima annata in sella alla Kawasaki, prima di passare alla Yamaha, con la quale solcherà i saliscendi imolesi per la prima volta solamente in FP1.

Petrucci, Rinaldi e quella voglia di vincere di nuovo a Imola

I pochi anni di assenza da Imola di Toprak sono nulla in confronto a quelli di Danilo Petrucci, fresco di primo podio in Superbike in quel di Donington, la cui ultima apparizione in riva al Santerno è datata 2011, quando tra l’altro vinse la gara della Stock1000 davanti a Davide Giugliano. Petrucci arriva alla seconda delle due tappe italiane in calendario con una consapevolezza completamente nuova rispetto a Misano, grazie non solo al podio ottenuto in Inghilterra, ma anche e soprattutto dalla velocità espresso in tutto l’arco del weekend inglese, come testimoniato dalla prima fila in Superpole e dalle conseguenti tre top five ottenute.
 
Velocità che possiede anche Michael Ruben Rinaldi, in cerca però di risultati e serenità. Escludendo gli sprazzi di Misano, il 2023 del romagnolo è stato al di sotto delle aspettative, cosa che ha fatto altro che aumentare i dubbi circa la sua permanenza nel team Aruba per il 2024, ma Imola può essere il terreno giusto dove ritrovare la retta via.

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