La SBK torna ad Imola: dove ci eravamo lasciati?

La SBK torna ad Imola: dove ci eravamo lasciati?© Getty Images

Il mondiale delle derivate di serie torna sulle rive del Santerno dopo la controversa edizione del 2019 con la pioggia a cancellare Gara2

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10.07.2023 ( Aggiornata il 10.07.2023 10:05 )

Dopo tre anni d’assenza il circus della SBK torna ad Imola per il settimo round stagionale e lo farà esattamente come tre anni fa con Alvaro Bautista leader della classifica di campionato. Nel 2019 proprio in Italia si interruppe la striscia di vittorie consecutive del “rookie” Alvaro Bautista in SBK grazie alle vittorie di Jonathan Rea sia in Gara1 che nella Superpole Race. Prima dell’arrivo di un acquazzone che spinse diversi piloti a chiedere di non correre per “ragioni di sicurezza.

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Jonathan Rea riapre i giochi

Undici vittorie consecutive, da Gara1 di Phillip Island a Gara2 di Assen, per il debuttante Alvaro Bautista con la Panigale V4 R del team Aruba.it Racing – Ducati. Così era iniziato il mondiale SBK 2019 ma sul circuito intitolato ad Enzo e Dino Ferrari Jonathan Rea arrivava forte di 6 vittorie e 4 secondi posti nelle ultime 10 gare corse. Nessuno si sarebbe immaginato un Bautista così dominante al debutto suo e del progetto Panigale V4 R ma Jonathan Rea non si è mai arreso. Il nordirlandese a Imola è tornato alla vittoria scattando dalla seconda posizione in griglia dietro il poleman Chaz Davies sia nella prima manche che nella Superpole Race. In Gara1 anche grazie alla caduta di Chaz, suo primo rivale in questa pista, potè tagliare il traguardo indisturbato con un margine di 7” su Bautista per la prima volta battuto in pista.

In Superpole Race, il più veloce a mettersi al comando fu nuovamente Jonathan Rea con Chaz Davies che rimase alle spalle anche del compagno di squadra e leader del campionato Alvaro Bautista. Lo spagnolo provò a reggere il passo di Jonathan Rea ma a metà gara dovette arrendersi anche al compagno di squadra, che andò così a prendersi la seconda posizione lasciando Bautista sul terzo gradino del podio e nuovamente terzo in griglia per l’ultima manche di giornata, gara che però non si corse.

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Il grande rifiuto

Con le Supersport in pista, la pioggia iniziò a fare capolino sulle rive del Santerno ma è al termine di questa che sulla città di Imola si scaricò un vero e proprio acquazzone. A questo punto diversi piloti tra cui Alvaro Bautista iniziarono a spingere la Direzione Gara per l’annullamento dell’ultima gara in programma. Le fazioni erano sostanzialmente due, capitanate dai due contendenti al titolo: da una parte, come detto, lo spagnolo della Ducati e dall’altra un Jonathan Rea consapevole di poter recuperare diversi punti all’alfiere Ducati. La direzione gara decise di far vedere in prima persona ai piloti la situazione in tutti i punti della pista e dopo un ulteriore consulto vinse la “Linea Bautista”. Le polemiche non si placarono neanche dopo l’annullamento di Gara2, con i piloti britannici che nelle interviste confessarono che avrebbero preferito correre anche per i tanti appassionati che non avevano lasciato gli spalti dell’Enzo e Dino Ferrari.

È questo l’ultimo ricordo di Imola per la SBK, una gara non corsa per motivi di sicurezza. Una storia simile a quella che portò all’addio delle derivate di serie di un’altra pista italiana: Monza. Nel 2012 sulla pista brianzola la pioggia portò alla cancellazione di Gara1 con conseguenti polemiche, il mondiale tornò nuovamente nel 2013 nel “Tempio della Velocità” per l’ultima volta prima di lasciare definitivamente il calendario. La SBK tornerà ad Imola tra pochi giorni dopo tre anni d’attesa, con la speranza che le polemiche sulla sicurezza della pista siano ormai superate.

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