SBK, Bautista raggiunge Edwards e Melandri: quanto arriverà in alto?

SBK, Bautista raggiunge Edwards e Melandri: quanto arriverà in alto?© GPAgency

Con quelli conquistati a Donington, Alvaro è salito al decimo posto della classifica dei podi ottenuti tra le derivate di serie. Un numero che però è destinato a salire parecchio

06.07.2023 ( Aggiornata il 06.07.2023 16:24 )

Che Alvaro Bautista stia riscrivendo la storia del mondiale Superbike grazie alle prestazioni mostrate in sella alla Ducati Panigale V4 R non è certamente un segreto, visto che con un'impressionante costanza di rendimento ha ormai messo le mani su un più che probabile secondo titolo consecutivo.

Bautista nella Top 10 dei podi all-time


Durante lo scorso fine settimana a Donington Park, lo spagnolo ha centrato altri due successi ed un secondo posto, che gli hanno permesso di raggiungere quota 75 podi arrivando così al decimo posto della classifica all-time a pari merito con due grandi nomi del mondiale delle derivate di serie, ovvero Colin Edwards e Marco Melandri (pur considerando anche le SP Race, non presenti all'epoca degli altri due). Ma questo dato è chiaramente destinato a salire: quanto arriverà in alto Alvaro?

Da qui al termine della stagione, i podi potenziali sono ben diciotto e, visto lo stato di forma stellare dell'iberico, non ci sarebbe da stupirsi se ci salisse sempre o quasi da qui al termine del 2023, chiudendo anche con largo anticipo la pratica-titolo. Inoltre, considerando il contratto già firmato per la prossima annata, potrebbe raggiungere tranquillamente un numero a tre cifre prima di appendere il casco al chiodo, come già fatto da “mostri sacri” quali Corser, Haga e Fogarty. Praticamente inarrivabile, invece, quel Jonathan Rea che proprio a Donington ha festeggiato i 250 podi ed è primo in solitaria.

SBK, Barnabò: "Andrea Iannone con noi nel 2024? Mai dire mai"

Il “rimpianto” dei due anni in Honda


Guardando gli impressionanti numeri fatti registrare da Bautista nel 2019, nel 2022 e quest'anno, il grande rimpianto non può che essere la negativa esperienza in Honda visto che, nel biennio passato con la Casa giapponese, la Top 3 è riuscito a centrarla soltanto in un paio di occasioni. Vedendo ciò che stanno ottenendo gli attuali piloti del marchio alato, però, quei podi acquisiscono maggior valore e, ora che il numero 19 ha trovato una moto in grado di fargli esprimere tutto il proprio potenziale, sembra davvero inarrestabile: si può considerare come uno dei più grandi di sempre tra le derivate dalla serie?

Crossover Cup: tutto pronto per la sfida di Misano tra le regine del mercato

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi