SBK Barcellona, Rinaldi: "Qualcuno cerca un po' troppe scuse"

SBK Barcellona, Rinaldi: "Qualcuno cerca un po' troppe scuse"© GP Agency

L'italiano è protagonista di un ottimo avvio in Spagna e non le manda a dire circa le limitazioni subite dalla Ducati.

05.05.2023 18:03

Non poteva sperare in un inizio di week-end migliore Michael Ruben Rinaldi, protagonista di una giornata di prove libere in cui è riuscito a trovare il feeling che desiderava dalla moto, specialmente sul giro secco. Nelle FP1 infatti, l'italiano ha concluso con il miglior tempo, mentre nel pomeriggio si è arreso solamente al compagno di squadra Alvaro Bautista. Un biglietto da visita allettante e promettente in vista del proseguo del week-end, per un pilota che dopo l'ottimo avvio di stagione in Australia, in cui aveva ottenuto due secondi posti (Superpole Race e Gara-2) si è un po' perso per strada nonostante l'evidente potenziale tecnico a disposizione. Al termine del venerdì, Rinaldi si è espresso sulle ottime sensazioni provate in pista, ma anche sulle limitazioni riguardanti i giri del motore della moto italiana. Limitazioni che al momento non sembrano comunque intaccare i valori in campo.

Rinaldi esalta Bautista: "Alvaro è il miglior pilota in griglia"

La prima giornata del week-end spagnolo lascia il sorriso al pilota Ducati, che ha analizzato la sua prestazione sottolineando tutta la sua consapevolezza in merito alla velocità mostrata oggi: "Molte cose non sono andate nel verso giusto ad Assen ma conosco il nostro potenziale perciò non sono sorpreso del nostro risultato di oggi, nella prima gara dell'anno siamo andati forte e nei test pure. Abbiamo fallito alcune occasioni ma la velocità c'è, siamo consapevoli di questo e perciò non siamo sorpresi di essere davanti in classifica quest'oggi". L'italiano ha poi continuato: "Ad Assen avevo alcuni problemi tecnici e non sono riuscito ad essere veloce, molte cose non erano andate per il verso giusto. Tolta quella gara fino ad ora sono sempre stato nei primi cinque in ogni sessione, quest'anno sono più veloce dell'anno scorso, i numeri dicono questo. Devo dimostrare di essere più veloce e di superare i problemi che possono presentarsi".

Il tema caldo del week-end è sicuramente quello relativo alla diminuizione dei giri motore della Ducati: "Questa è un’altra cosa di cui dovremmo parlare, penso che ora è colpa di Alvaro, sta vincendo troppo, ma non è colpa della Ducati, Alvaro è il pilota migliore, nessuno sta battendo gli altri piloti con diversi secondi di vantaggio, lui lo sta facendo, è difficile da accettare da parte dei piloti della griglia, io da pilota riesco a dirlo ed ammetterlo; lui è il più forte, si potrebbe trovare una scusa parlando della moto ma non è così". Con la chiarezza che lo contraddistingue Rinaldi ha posto l'accento sulla forza del compagno di squadra, sottolineando come non si dovrebbe penalizzare la moto se lo spagnolo sta andando cosi forte.

WorldSBK Calendario 2023: date, orari TV, dove vederla

L'italiano contro l'algoritmo che ha portato alla limitazione dei giri motore

Rinaldi ha poi evidenziato il valore della concorrenza, al fine di avvalorare l'abilità di Bautista e non esclusivamente della moto: "Io ho finito secondo a Philipp Island, ma anche Toprak ha vinto gare, Johnny ha fatto degli errori ogni tanto ma altre volte era lì a combattere per la vittoria, per questo penso non sia corretto per i piloti Ducati subire questa penalità". L'italiano ha poi ammesso di aver sentito il calo della potenza: "La Ducati ha fatto una bella moto, ma nei rettilinei non superiamo nessuno. Nei test non potevo superare Xavi Vierge. Ad ogni modo alla fine siamo piloti professionisti, dobbiamo fare quel che dobbiamo fare. Se decidono di fare così non possiamo cambiare le regole, possiamo solo dare una opinione. Oggi ho fatto il mio lavoro, ma ho sentito questo taglio alla potenza nel rettilineo".

Il pilota riminese si è espresso contro i criteri che hanno portato alla definizione della limitazione dei giri motore: "Non parlo contro l’algoritmo, io parlo perché sono un essere umano, ho una mente e penso che un fattore matematico non possa cogliere le combinazioni moto-pilota che ci sono in pista. Per questo mi aspetto la regolamentazione di questa situazione, non credo sia giusto penalizzare tutti i piloti Ducati sulla base di un algoritmo. Quando Rea vinceva e superava sul rettilineo dicevano che lui era il più veloce e che in Kawasaki facevano un ottimo lavoro, ora tutti si lamentano. Noi siamo professionisti, non è solo una questione di macchine e algoritmo, ci sono anche pilota, persone e team che bisogna includere".

Rinaldi si è poi espresso sulla rilevanza all'interno dell'algoritmo circa il rapporto peso moto-pilota: "A me non interessa del peso, Bautista è più veloce e ha fatto un ottimo lavoro. Tutti si dovrebbero lamentare di meno, quando io due settimane fa terminai la gara in una brutta posizione non mi sono lamentato, ho ammesso fosse colpa mia. A volte qualcuno cerca troppe scuse, ma siamo nella competizione Mondiale, non bisogna cercare scuse bensì ammettere i propri errori".

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi