SBK: Rea soddisfatto dei test ad Aragòn, ma non si fa illusioni

Come abbiamo raccontato, le due giornate di test privati in cui sono stati impegnati alcuni protagonisti del mondiale Superbike sul tracciato di Aragòn si sono chiuse con Jonathan Rea e la Kawasaki davanti a tutti in entrambe le giornate. Un risultato che (pur con l'assenza del team ufficiali Yamaha e Ducati) ha contribuito a risollevare il morale del sei volte campione del mondo dopo un inizio di stagione davvero complicato.

La Casa di Akashi ha portato qualche nuova soluzione da testare, specialmente dal punto di vista dell'elettronica e dell'aerodinamica. Novità che hanno in buona parte funzionato, ma che non hanno rivoluzionato la Ninja ZX-10RR, al momento meno competitiva rispetto alle dirette rivali e, in particolare, alla Ducati di Alvaro Bautista.

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Le novità funzionano, ma non illudono Rea

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“Abbiamo sfruttato al massimo il tempo che avevamo a disposizione in queste due giornate di test, continuando a lavorare sulle geometrie della moto”, ha raccontato il nordirlandese al termine del Day 2. “Il focus principale era migliorare il feeling sul davanti, comprendendo meglio anche le nuove soluzioni dell'elettronica. Da questo punto di vista ci siamo riusciti e possiamo vedere il bicchiere mezzo pieno, anche se non è stato fatto un cambiamento rivoluzionario sulla moto”.

“Abbiamo provato anche un'aerodinamica diversa, che teoricamente mi avrebbe dovuto aiutare a migliorare la protezione dal vento sulle spalle, ma ad essere sinceri non ho trovato grandi differenze”, prosegue Rea. “Nel complesso posso dire di essere abbastanza soddisfatto di questi test, ma a Barcellona riproveremo tutto per capire se funziona su ogni tracciato”.

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