SBK, Gerloff cerca il rilancio con la BMW, dimenticando Yamaha

SBK, Gerloff cerca il rilancio con la BMW, dimenticando Yamaha© GPAgency e Garrett Gerloff

Garrett ha lasciato la M1, entrando nell'indipendente team Bonovo Action. A bordo della nuova M1000 RR l'americano dovrà lasciarsi alle spalle gli alti e bassi mostrati dal 2020 al 2022, entrando nella lista dei top rider

09.01.2023 ( Aggiornata il 09.01.2023 12:07 )

Le festività sono appena finite, oggi si ricomincia e già si pensa alla contesa iridata SBK che, udite udite, parte proprio in questa seconda settimana di gennaio. Così presto?! Sì, perché tutto il materiale tecnico deve essere preparato alla spedizione della doppia trasferta Austrialia-Indonesia, programmata tra la fine di febbraio e inizio marzo. I piloti lo sanno, tra di loro c'è Garrett Gerloff, pronto alla quarta sfida mondiale di carriera. L'americano è appena passato da Yamaha a BMW.

Gerloff e Yamaha: tre anni in SBK di alti e bassi


Arrivato di gran lena dal nativo Texas, Garrett mostra subito di meritare la chance mondiale. Inserito nell'ottimo e competitivo team GRT, il numero 31 - già legato ai tre diapason in patria - archiviò il MotoAmerica, andando forte nella serie internazionale.  Malgrado lo stop pandemico e la necessità di imparare circuiti a lui del tutto inediti, Gerloff ben figurò nel 2020, diventando il riferimento a stelle e strisce che cercavamo: bella immagine, simpatico, intellettualmente onesto e veloce. Un personaggio completo, atteso con grande interesse nel 2021.

Proprio in quella stagione, accadde un fattaccio. Nel tentativo di superare diversi avversari, tra cui Toprak Razgatlioglu, il cowboy mandò a terra proprio il turco, rovinando il weekend di Assen a sè stesso e alla prima punta di casa Yamaha. Ne seguirono una lavata di testa, polemiche, timore e incertezze. Da quella domenica olandese, qualcosa nel suo modo di affrontare le gare mutò, infatti, anziché palesare crescita e miglioramenti, evidenziò tentennamenti e una certa ansia prestazionale. A nostro modo di vedere, le varie parti coinvolte esagerarono.

Tuttavia, la soddisfazione di centrare il sottotitolo dedicato ai piloti Indipendenti fu portato nel box di Filippo Conti e Mirko Giansanti. Si trattò di un importante traguardo, che poneva premesse speranzose per la stagione a venire, la 2022. GG era tanto richiesto e atteso ma, anziché compiere un balzo in avanti, ne ha fatto forse, anzi, indubbiamente, uno indietro. Il podio del Montmelò e l'undicesima posizione in classifica hanno sancito la fine del rapporto tra lo statunitense e il Marchio giapponese.

Parentesi MotoGP per Gerloff: è rimasta aperta?


I fatti più belli di tutta questa breve storia sono legati alla MotoGP. Sprovvisto di test preliminari o chance di acclimatamento, sbalzato da R1 a M1, con poco e niente tempo per capire dove fosse e cosa facesse, Garrett si ritrovò nella classe regina, a sostituire Valentino Rossi. Nientepopodimenoche.

Il nove volte iridato, positivo al Covid, saltò le prove libere del Gran Premio di Valencia 2022. Gerloff montò a bordo del prototipo, impressionando per duttilità e capacità di adattamento a una due ruote assolutamente diversa dalla derivata di serie. Peccato solo che non potè disputare la gara, perché il 46 tornò (giustamente e dopo l'esito negativo al tampone) al suo posto.

Però, il texano ebbe una seconda chance da sfruttare, che andò così così. Assen 2021 - pista karmika per lui - nella fattispecie affrontata ancora su Yamaha, tuttavia non la Monster Energy Factory, bensì la satellite Petronas SRT. Franco Morbidelli infortunato gli lasciò la sella, lui concluse diciassettesimo. Se sarà l'ultima presenza in MotoGP, lo vedremo: a sensazione, diremmo "no", tirando in causa la BMW.

BMW e Garrett: nuova pelle per entrambi


La nuova - ed ennesima - M1000 RR somiglia più a una MotoGP che a una Superbike. In ogni modo, apparenze a parte, vedremo se la BMW sarà in grado di (finalmente) infastidire davvero Ducati, Kawasaki e Yamaha. Il ragionamento potrebbe ricadere pure sulla Honda, ma lo tratteremo a parte.

Qui, invece, continuamo con Gerloff, assolutamente intenzionato a rimanere nel paddock iridato. Ha fatto bene il team Bonovo Action ad assicurarselo, poiché egli è ancora giovane e promettente di grandi risultati. Nel 2023, però, le aspettative dovranno essere al pari o oltrepassate dagli ordini di arrivo.

A Monaco di Baviera mica badano a spese, quando sarà colto il seminato? Garrett ha lasciato il distante Texas, quando dirà a tutti che il viaggio ne è valsa fatica e lontananza dai cari? Puntiamo ancora sul numero 31, consapevoli che può dire la sua, più di una volta. Speriamo che pure lui ci creda.

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