SBK Indonesia, Rea: “Quest'anno è stato Alvaro a fare la differenza, ma...”

SBK Indonesia, Rea: “Quest'anno è stato Alvaro a fare la differenza, ma...”© GPAgency

Il nordirlandese della Kawasaki ha vissuto un weekend da comprimario: “Pensavo di vincere la gara sprint. La superiorità della Ducati? Servirebbe un bilanciamento come in SSP”

13.11.2022 ( Aggiornata il 13.11.2022 09:50 )

Quello vissuto sul tracciato indonesiano di Mandalika non è stato il miglior weekend per Jonathan Rea, che pur migliorando le proprie prestazioni con il passare dei turni non è riuscito a concludere davanti a tutti nessuna delle due gare domenicali in sella alla Kawasaki ufficiali. Nel giorno del titolo mondiale di Bautista con la Ducati e della tripletta di Razgatlioglu, Johnny e la Kawasaki sono stati infatti dei comprimari, più che degli assoluti protagonisti.

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Rea: “Pensavo di poter vincere almeno la SP Race”


Questo fine settimana è iniziato in salita per noi e fin dalla Superpole ho capito che avrei fatto molta fatica e non sarebbe stato facile lottare con Alvaro e Toprak per la vittoria”, ha detto il nordirlandese al termine dell'ultima manche del weekend. “Con il passare dei turni le nostre prestazioni sono migliorate e il team ha lavorato alla grande, ma purtroppo non è bastato anche se rispetto al sabato oggi siamo stati decisamente più veloci”.

Le chance migliori le avevo nella Superpole Race visto che con la gomma fresca siamo più competitivi. Pensavo di poter vincere almeno quella gara, ma Toprak è stato più veloce di noi”, ammette il sei volte campione del mondo. “In Gara 2, invece, sono partito molto bene ma ho perso terreno dopo essere stato superato prima da Razgatlioglu e poi da Bautista. Nella fase centrale il mio ritmo era buono, ma negli ultimi giri facevo fatica a restare in traiettoria e ho preso diversi rischi, perciò ho preferito non spingere troppo e portare a casa un podio”.

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“Alvaro ha fatto la differenza, ma serve un bilanciamento delle prestazioni”


Ovviamente non sono mancati i complimenti a Bautista per la conquista del titolo mondiale: “Il pacchetto moto-pilota di Alvaro quest'anno è stato incredibile e non ha sbagliato nulla vivendo una stagione magica. Con questo, chiaramente non sto sminuendo il suo titolo e, anzi, gli faccio le mie congratulazioni. So come si sente, visto che ne ho vinti tanti e spero si goda questo momento. La Ducati è chiaramente una moto velocissima, ma è stato lui a fare la differenza quest'anno”.

L'anno prossimo loro avranno una nuova moto, ma credo che il problema sia la differenza tra i vari modelli di serie. Servirebbe un bilanciamento delle performance delle varie moto, come accade in Supersport. Lì ci sono modelli diversi tra loro, ma si può essere competitivi con una Kawasaki così come con una Yamaha, una Ducati, una Triumph o una MV. Questo significa che Dorna e la FIM sono in grado di lavorare sotto questo aspetto, perciò potrebbe farlo anche in Superbike”, conclude Rea, senza nascondere il proprio disappunto sull'inferiorità tecnica della Ninja nei confronti della Panigale in questa stagione.

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