SBK, Rea commenta il contatto: “Le parole di Alvaro? Colpa dell'adrenalina”

SBK, Rea commenta il contatto: “Le parole di Alvaro? Colpa dell'adrenalina”© GPAgency

L'episodio ha posto fine alla gara di Bautista, ma Johnny non accetta le accuse dello spagnolo: “È stato un incidente di gara”

12.09.2022 ( Aggiornata il 12.09.2022 15:22 )

Uno dei momenti clou del fine settimana del mondiale Superbike a Magny-Cours è stato senza ombra di dubbio il contatto tra Jonathan Rea e Alvaro Bautista all'inizio di Gara 2, dove al secondo giro il nordirlandese ha provato un sorpasso sullo spagnolo provocando la caduta di quest'ultimo. Il ducatista ha accusato Rea di aver provocato intenzionalmente l'incidente, ma il sei volte campione del mondo non ci sta.

Stavo tentando di recuperare terreno nei primi giri e ho provato il sorpasso su Alvaro, ma quando lui è tornato sulla linea ideale siamo arrivati al contatto”, spiega il pilota Kawasaki. “Ero chiaramente al limite, ma mi dispiace che sia successa una cosa del genere e ci tengo a precisare che da parte mia non c'è stata alcuna intenzionalità in questa manovra. Non mi voglio giustificare, ho sbagliato, ma ho scontato il Long Lap Penalty e ho poi corso la mia gara provando a recuperare, perciò adesso è già ora di guardare a Barcellona”.

Rea: “Bautista ha parlato prima di sbollire”


Al pluricampione non sono andate giù le parole di Bautista, secondo cui la manovra sarebbe stata intenzionale: “Sono sicuro che Alvaro abbia dichiarato tutto prima di sbollire, perciò era l'adrenalina a parlare per lui. Non sono un pazzo e lo sapete tutti, è stato un episodio di gara, di quelli che possono succedere quando si va al limite e ci si gioca il mondiale come stiamo facendo noi. Pochi mesi fa, ad Assen, in cui a cadere siamo stati io e Toprak e lui ha vinto, la pensava diversamente e disse che si trattava di un semplice contatto come tanti altri”.

In Ducati a quanto pare dicono tutti che l'ho fatto apposta, ma va bene. Sono stato punito con un Long Lap, ma se per loro non è abbastanza, posso andare a fare ricorso e chiedere un doppio, triplo Long Lap o una bandiera nera, quello che vogliono”, conclude Rea ritrovando il sorriso. “Zambenedetti (Coordinatore tecnico di Ducati Corse, ndr) ha detto che il mio comportamento in pista è stato diseducativo? Pazienza, non so neanche chi sia”.

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