SBK, Cresson attacca Pedercini: “Contratto violato senza motivo”

Il caso Loris Cresson si infittisce, ed accende la vigilia del round di Assen. Ieri infatti vi abbiamo raccontato come la collaborazione tra il pilota belga ed il team Pedercini si sia interrotta bruscamente dopo un solo round del 2022, ma il problema sembra tutt’altro che risolto. In seguito agli annunci ufficiali di team e canali Superbike infatti Cresson ha emesso un durissimo comunicato, dove attacca senza mezzi termini il team italiano.
 
“Per prima cosa - spiega in apertura l’entourage di Cresson - non è stato raggiunto nessun accordo tra le parti per terminare il contratto. Siamo quindi vittime di una violazione degli accordi senza alcun motivo. In seguito all’annuncio, da parte del team, della fine del rapporto tra le parti, Loris e le persone intorno a lui hanno cercato di avere un colloquio con la squadra, ma senza successo”.

Paddock già off limits

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Le grane e le accuse però non si fermano qui. Cresson ed il suo entourage infatti hanno comunque raggiunto l’Olanda, ricevendo però un trattamento del tutto inaspettato e sorprendente. “Arrivati ad Assen per raccogliere gli effetti personali di Loris quest’ultimo è stato impossibilitato ad entrare nel paddock, dato che il suo pass è stato disattivato”.
 
Il duro comunicato di Cresson termina con il botto, ovvero svelando cifre e richieste di ulteriori fondi da parte del team, proprio pochi giorni prima del fattaccio.
 
“La moto usata dall’inizio dell’anno è di proprietà dell’azienda del pilota, così come una grande parte di parti meccaniche, dal valore complessivo di circa 60mila euro. Pochi giorni prima dell’annuncio del team - conclude il comunicato - quest’ultimo ha richiesto fondi a Loris, senza che questa cosa fosse inclusa minimamente nel contratto”. Insomma sembra che le questioni irrisolte siano tante, che ulteriori novità sulla questione possano arrivare davvero a breve.

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