SBK, BMW a due facce: Van der Mark pronto al rientro, Redding inquieto

SBK, BMW a due facce: Van der Mark pronto al rientro, Redding inquieto© GPAgency

A pochi giorni da Assen, l'olandese vuole tornare in sella per il round di casa, mentre l'inglese vuole dimenticare Aragon 

19.04.2022 ( Aggiornata il 19.04.2022 12:55 )

La Superbike è ufficialmente entrata nella settimana del secondo round della stagione, in programma nella “cattedrale della velocità” di Assen. Lo storico tracciato olandese farà da palcoscenico ad un nuovo scontro tra i big three Rea, Bautista e Razgatlioglu, con lo spagnolo già ampiamente protagonista ad Aragon, ma accoglierà allo stesso tempo l’idolo di casa Michael Van Der Mark.
 
L’olandese infatti è pronto a rientrare, dopo aver saltato il primo round stagionale a causa della frattura di una gamba rimediata in allenamento (in bicicletta), a inizio marzo. Una corsa contro il tempo quella di Michael, desideroso ovviamente di partecipare al proprio round di casa, per il quale potrà avere il nullaosta definitivo solamente dal test medico in programma giovedì.
 
“Mi sento grado di tornare in sella - spiega Van Der Mark - e non vedo l’ora di farlo, specie ad Assen. Il processo di recupero post operazione è andato bene, anche grazie a dei trattamenti supplementari per accelerarlo: mi sto allenando anche in palestra, per tornare nella giusta condizione atletica. Ovviamente non mi aspetto di essere al top ad Assen, sia perché non sono ancora al 100% sia perché non guido la M1000RR dalla fine del 2021, ma tornare in azione è la cosa più importante”.

Redding: “Assen è una pista favorevole”


Se Van Der Mark sorride al pensiero di tornare in pista, più cupo è l’umore di Scott Redding, che si affaccia al secondo appuntamento dell’anno con la grande mole di dubbi accumulata ad Aragon, dove tre gare hanno portato un solo punto e tanta frustrazione.
 
“Assen è una pista che mi piace, e dove ho avuto buoni risultati in passato. Tra l’altro mi piace anche l’atmosfera che il luogo e ed il tracciato regalano, tanto che ho vissuto in quelle zone per un po’ e ho alcuni amici da salutare. Penso che il TT possa essere una pista leggermente più adatta alla BMW, quindi spero che con il lavoro si possano ottenere risultati migliori rispetto ad Aragon”.

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