SBK, ecco Portimao: Toprak a caccia di rivincite, Bulega e Ducati nel mirino

Il turco ha mostrato i muscoli nei test ma ora servono punti, mentre Nicolò guida una pattuglia rossa in grande spolvero. Bimota in cerca del colpaccio

26.03.2025 ( Aggiornata il 26.03.2025 12:38 )

Ci siamo. Dopo oltre un mese dal primo round stagionale la SBK è pronta a fare nuovamente sul serio, tra i saliscendi di Portimao. Si riparte ovviamente da quanto visto a Phillip Island, dove Nicolò Bulega ha lasciato solamente le briciole agli avversari, così come l’intero plotone Ducati, che ha conquistato otto nei nove posti sul podio a disposizione nell’arco del weekend.
 
Come risaputo però l’appuntamento di Phillip Island racconta spesso una storia a parte, e tale tendenza è stata confermata dai test svolti circa due settimane fa proprio a Portimao, dove alle difficoltà di Bulega – finito a terra nel primo dei due giorni di azione ma comunque 2° - sono corrisposti i miglioramenti di Toprak Razgatlioglu, il grande osservato speciale della vigilia.

Toprak vs Bulega: atto secondo

Il turco infatti ha vissuto un weekend altalenante a Phillip Island, concluso con le durissime – ed in parte fuori luogo – parole all’indirizzo dell’organizzatore, reo di aver reso il campionato “una Ducati Cup”. Il mezzo secondo rifilato nei test al primo inseguitore Bulega però conferma come Portimao possa già essere il terreno giusto per rispondere, quindi è lecito attendersi un Toprak in grande spolvero.
 
Bulega dal canto suo sembra avere il controllo della propria moto e del proprio box, quindi pronto a rispondere a tono, mentre resta sempre un rebus il potenziale di Alvaro Bautista, terzo incomodo in quello che è già tornato ad essere il duello per il titolo. L’anno passato le montagne russe portoghesi furono uno dei terreni preferiti di Alvaro, che tornò ad impensierire Toprak come non capitava da mesi, salvo poi finire a terra per un eccesso di foga. In Australia Bautista pare essere riuscito a sistemare anche l’annoso problema relativo alla Superpole, e questo potrebbe spianargli la strada verso – perlomeno – il podio.
 
Alle spalle di questo trio il plotone di possibili sorprese è ampio, a partire ovviamente dal duo di ducatisti indipendenti formato da Andrea Iannone e Danilo Petrucci, con quest’ultimo capace l’anno passato di salire sul podio in due manche su tre. Attenzione anche a Scott Redding, già rivitalizzato dal ritorno in sella ad una V4R, ed alla Bimota, che con Axel Bassani e – soprattutto – con Alex Lowes ha dimostrato di trovarsi a proprio agio tra i saliscendi portoghesi.
 
Nuovo weekend di apprendistato invece per Yari Montella, già convincente in Australia, mentre Andrea Locatelli dovrà ancora una volta cercare di estrarre il massimo potenziale dalla sua R1. Per Yamaha del resto si preannuncia un nuovo weekend in difesa, con il bergamasco sempre più leader della pattuglia. Honda invece attende di scoprire se Iker Lecuona potrà essere della partita, con la speranza di risalire la classifica.

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