Iannone: "Da un mese mi dicevano di non spingere ad inizio gara, domani farò di testa mia"

Iannone: "Da un mese mi dicevano di non spingere ad inizio gara, domani farò di testa mia"© GPAgency

Andrea spiega: "Ho atteso circa 12 giri prima di forzare, e quando ho iniziato a farlo le gomme erano finite. Nella mia carriera ho vissuto giro dopo giro e non è andata così male"

23.03.2024 ( Aggiornata il 23.03.2024 17:12 )

Andrea Iannone è un fiume in piena dopo il quarto posto ottenuto in Gara 1, con la voglia di migliorare che si mischia alla soddisfazione per un risultato comunque positivo. La gestione delle gomme risaputo è un fattore a Barcellona, che non ha giocato a favore dell’abruzzese.
 
“Dopo il via sentivo di poter spingere - apre Andrea - ma mi sono detto “aspetta Andrea”, così non seguito chi provava a fuggire, dato che da un mese nel box mi dicono “è importante che non spingi nei primi giri”. Non ho spinto per 10 giri, e quando ho iniziato a farlo non era possibile. Sono contento del fatto che ho seguito quello che mi hanno detto, ma ora voglio usare un’altra strategia, e vorrei che mi aiutassero a farlo”.
 
Prosegue nel racconto Andrea, confermando come il piano per domani sia decisamente un altro.
 
“Non ho mai creduto molto alle strategie, ho sempre vissuto giro dopo giro nella mia carriera, e direi che non è andata così male, ma qui tutti sono focalizzati sulla strategia. Abbiamo scelto una strategia, e nel momento di spingere non ho potuto farlo. E’ strano, domani farò di testa mia e guiderò con il mio stile, poi vedremo. Queste gomme sono differenti da tutte quelle che ho usato in passato, per questo è importante per me imparare facendo chilometri. “Mi aspetto molto dal team dato che ora i dati sono chiari: ho gestito al meglio e le gomme sono comunque finite presto”.

Iannone, le strategie e la V4R

La lezione dunque è chiara, ma Andrea lo sottolinea nuovamente.
 
“Dopo tanto tempo sono tornato a fare una gara da 20 giri di fila. Ho potuto capire meglio le gomme, ma è stato difficile: ho imparato tanto ma anche al box dobbiamo imparare qualcosa in più, dato che ho atteso troppo prima di iniziare a spingere. Ho aspettato circa 12 giri prima di stressare le gomme, e quando ho iniziato a farlo le gomme erano finite. Non ho mai spinto dal via, perdendo terreno, e quando ho deciso di farlo non avevo le gomme per farlo. Aspettando o meno dopo 12 giri la situazione si è rivelata la stessa, quindi è meglio non attendere e spingere dall’inizio”.
 
Gomme a parte il risultato come detto è positivo, e lo stesso portacolori Go Eleven lo evidenzia, pur volendo di più.
 
“Sono comunque stato il primo indipendente ed il primo ducatista dopo gli ufficiali, non lontano da Bautista e Bulega, il che è un buon punto di partenza. Ringrazio Ducati ed il team, io mi ringrazierò dopo la prima vittoria (ride ndr). In Australia ero arrabbiato perché potevo vincere e non l’ho fatto, ma è il passato”.
 
Il pensiero infine corre alla Superpole Race di domani, tra un commento su Gara 1 e le sensazioni in sella alla V4R.
 
“Non so se sarà più facile. In questo mondo tutti hanno una strategia ma vincono sempre i soliti ossia Alvaro o Toprak, quindi non ci credo molto. Il feeling con la moto? Mi sento un po’ stretto, ma non sono un pilota ufficiale quindi devo usare quello che ho, traendo il meglio. Durante l’anno lavoreremo senza dubbio, ma serve fare le cose passo dopo passo, perché non possiamo cambiare troppo per non perdere la strada”.

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