Roda traccia la via: "La SBK dovrebbe allontanarsi dal concetto di moto di serie"

Roda traccia la via: "La SBK dovrebbe allontanarsi dal concetto di moto di serie"© GPAgency

L'INTERVISTA - Il Team Manager Kawasaki: "Importante il contenimento dei costi ma le case devono poter evolvere le moto. Kawa via dalla SBK? Tra 1 anno come tra 10."

01.03.2024 ( Aggiornata il 01.03.2024 12:33 )

Kawasaki ha iniziato come meglio non poteva il suo 2024, con un Alex Lowes in grande spolvero capace di lasciare l’Australia da leader del mondiale, ma la stagione della casa di Akashi resta tutta da scrivere. Del resto la partenza di Jonathan Rea ha segnato un prima ed un dopo nella storia del costruttore giapponese in SBK, che ha scelto di puntare su Axel Bassani, confermando al contempo Lowes ed affiancandogli Pere Riba, l’uomo che ha affiancato Rea nella sua epopea in verde.
 
Il 2024 però rappresenta anche l’anno delle novità regolamentari, con Kawasaki finalmente in grado utilizzare 500 giri motore in più grazie appunto alle nuove regole ed alle conseguente migliorie apportate alla Ninja, che resta comunque una delle moto più datata della griglia. Di questo ed altro abbiamo parlato con Guim Roda, sempre alla guida della nave KRT nei panni di Team Manager.
 
Durante la presentazione del team hai specificato che “finalmente il regolamento non ci penalizza più”. Si può pensare di battagliare contro la Ducati?
 
Per capire l’evoluzione del regolamento occorre tornare un po’ indietro nel tempo, e ricordare come le moto e le case sono cresciute presentando nuovi modelli. La situazione che perdurava fino all’anno scorso non ci permetteva di migliorare il nostro mezzo, dato che eravamo molto limitati in relazione a ciò che fornisce il mercato. Non è realistico creare un ottimo show se si deve pensare a bilanciare le prestazioni e le filosofie di varie case: il modo migliore di fare tutto questo è modificare e migliorare il regolamento anno dopo anno. In generale credo che dovremmo un po’ uscire da questo concetto di produzione di massa: ovviamente la base di questo campionato sono le moto di serie, ma servono migliorie continue per assicurare il giusto equilibrio. Quest’anno abbiamo ottenuto la possibilità di compiere qualche passo in avanti, vedremo se nel corso della stagione pagheranno”.
 
Credi dunque che il campionato dovrebbe allontanarsi dal concetto di moto di serie, utilizzando moto diverse?
 
“Al 100%. La MotoGP ha un regolamento libero, dove tutti possono innovare come vogliono. La Superbike ha una bella filosofia legata alle moto di serie, che rende tutto più logico ed economico, ma occorre anche concedere alle case ed i team la possibilità di evolvere le moto, per renderle più competitive. I punti su cui concentrarsi sono sia il contenimento dei costi che la possibilità per le case di assicurare ai team indipendenti del materiale valido, per permettergli di organizzare un programma sportivo parallelo a quello dei team ufficiali. Questa è la direzione che dovrebbe prendere la Superbike, e penso che Dorna e FIM lo abbiano capito”.

Roda sulla possibile uscita di scena di Kawasaki dalla SBK e la nuova Ninja

Nelle ultime stagioni si è parlato spesso di una possibile uscita di scena di Kawasaki dalla SBK. Possiamo stare tranquilli?
 
“Sul lungo termine dipende tutto da come si svilupperanno le cose: il campionato è interessante e sta crescendo, ma presto o più tardi il progetto potrebbe concludersi. Le direttive aziendali sono qualcosa di più grande di noi, quindi potrebbe terminare tra 2 anni come tra 10. E’ un po’ come chiedere ad una persona con insistenza “quando morirai?” (ride ndr): non penso che Ducati non interromperà mai il suo impegno. E’ vero che Kawasaki in passato si è ritirata dalla MotoGP, come Suzuki di recente, mentre Ducati forse ha una filosofia più racing. Kawasaki è più orientata alla produzione di serie, dove comunque il racing è un aspetto importante. Vedremo, in queste grandi compagnie siamo come un mattone in un muro, quindi non possiamo pretendere più di tanto. Noi continueremo a fare il massimo”.
 
In questo scenario incerto esiste la possibilità di vedere una nuova Ninja?
 
“All’interno della compagnia giapponese è sempre difficile sapere, vi è sempre un alone di segretezza. Non so rispondere onestamente: noi continuiamo a riportare cosa servirebbe per migliorare, ma non sappiamo altro. Il nostro lavoro è trarre il massimo dalla moto che abbiamo”.

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