SBK, Iannone: "Eccitato ed orgoglioso ma volo basso: la top ten sarebbe già significativa"

SBK, Iannone: "Eccitato ed orgoglioso ma volo basso: la top ten sarebbe già significativa"© GPAgency

Andrea spiega: "Da tempo non mi trovo in battaglia, e prima devo risolvere i problemi con le gomme morbide, con le quali sono davvero lento. Animale da gara? Ho più vittorie che pole"

20.02.2024 ( Aggiornata il 20.02.2024 10:26 )

Andrea Iannone è sempre più convincente. Anche a Phillip Island infatti il pilota abruzzese ha subito mostrato di avere i numeri per poter brillare, con una quarta piazza a fine giornata da incorniciare. Del resto stiamo sempre parlando di un pilota reduce da uno stop di 4 anni, che pare aver ritrovato in un lampo giusti automatismi, nonostante le tante novità da fronteggiare”.
 
“Sono eccitato ed orgoglioso – le prime parole di Andrea - dato non mi aspettavo già di essere a questo livello, considerando i 4 anni di stop. Ci sono però anche dei problemi, dato che con la gomma morbida sono più lento che con quella da gara, con la quale anche su questa pista sono tra i migliori. E’ la terza volta che ho problemi con la gomma morbida, quindi sono un po’ preoccupato e ci dovremo lavorare. Se mi sono rivisto nelle immagini? No, spero di poter fare delle gare in testa così potrò farlo”.
 
Sei stato mezzo secondo più veloce rispetto alla tua ultima qualifica in MotoGP. Che ne pensi?
 
“Sono più vecchio e più veloce (ride ndr). Non sempre quando si è più giovani si è più veloci”.
 
Quali sono le aspettative a questo punto?
 
“Devo volare basso, dato che sono solo all’inizio. Mi piacerebbe essere veloce sempre, in ogni turno, ma devo essere realista e sapere che conosco poco tante cose: non sono neanche al 90%, sono veloce ma sento che manca qualcosa. Nonostante tutto non sono lontano, il che mi fa ben sperare. Abbiamo ampi margini di miglioramento, anche se parlando con Petrucci ho capito che si porta dietro problemi con le gomme nuove dall’anno scorso, quindi non è scontato nulla. E’ tanto tempo che non mi trovo a lottare con gli altri in una gara, che è sempre imprevedibile: se chiudessi nei primi 10 sarebbe già un risultato importante, o perlomeno non banale. Animale da gara? Ho conquistato meno pole che successi, quindi storicamente direi di sì”.

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Di solito un pilota che resta fermo per tanto tempo necessita di alcune gare per ritornare al meglio, tu invece ci hai impiegato davvero poco. Qual è il segreto?
 
“Non so spiegarlo, ma ovviamente mi fa piacere (ride ndr). Sono contento, ma mi serve tempo per lavorare sulle mie lacune”.
 
Qual è l’elemento nuovo al quale ti stai abituando con più difficoltà? Le gomme? La moto?
 
“Le gomme, con le quali ancora soffro. Lo stile di guida necessario in MotoGP è completamente diverso da quello Superbike, che assomiglia più a quello Moto2. In MotoGP si volta la moto solo con il posteriore, mentre qui con entrambe le gomme. Pare che Pirelli abbia abbandonato la 800, ossia la gomma che mi era piaciuta di più nei precedenti test, ma sono appena arrivato quindi non posso pretendere molto”.
 
Come ti trovi in questo nuovo ambiente?
 
“Mi trovo bene, è un campionato tosto ma sono tornato a fare ciò che amo. Tornare a divertirmi era la prima cosa da fare”.

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