Locatelli nei test SBK: "Girando in 1'32 sembra di andare a passeggio"

Locatelli nei test SBK: "Girando in 1'32 sembra di andare a passeggio"© GPAgency

Andrea, terzo nella riasfaltata Phillip Island, sottolinea l'incognita gomme: "Le gare lunghe sono fattibili, ma il vero lavoro sarebbe scendere costantemente a 1'31"

20.02.2024 ( Aggiornata il 20.02.2024 09:45 )

Andrea Locatelli, primo tra le R1 a Phillip Island col terzo tempo di giornata nei test svolti in preparazione del primo round d'annata, palesa una soddisfazione moderata, perché ha la testa già in gara: "Questo è un dato molto positivo - sottolinea - per tutti, Yamaha inclusa. Però, difficile capire come andrà il weekend ufficiale di gare quest'anno qui in Australia. Correremo davvero manche lunghe? Non effettuare i test e andare al weekend di gara sarebbe stato veramente complicato. In quel caso, il Flag to Flag avrebbe avuto senso. Oppure una gara corta. A me piaccione le corse lunghe, non tre corte".

Nuovo asfalto e incognita pneumatici: SBK d'Australia compllcata 

Toprak Razgatlioglu ha ritoccato il record della pista, certo, tuttavia bisogna annotare il rinnovato manto australiano. Il nuovo asfalto e la questione gomme creano pensieri in Andrea: "Ma noi abbiamo imparato un po' di cose utili, nel bisogno di comprendere come fare. Credo che pure Pirelli abbia la seguente necessità. Il problema più grosso, al momento, sembrerebbe legato alla durata delle coperture. Ciò cambierà i piani del weekend di gara".

Appunto, quale piano attuare? Locatelli descrive probabili scenari: "Ci sono variabili e situazioni da valutare. Secondo me, 22 giri sono completabili. Il problema è: con quale passo questi 22 giri si possono fare? Riusciremo a girare tutti sul minuto e 32 dallo start alla bandiera a scacchi? No, perché su quel ritmo e in relazione all'alto grip offerto dalla pista, sembra di andare a passeggio. Il vero lavoro sarebbe di mettere in piedi 20 giri sul passo del trentuno. A prescidere dai cronologici, il problema gomme persisterà. E poi, il meteo: chissà".

Il bergamasco affronta il quarto anno in SBK, medesimo con la Casa di Iwata "E' il momento di andare oltre, credo nel progetto e sale la mia convizione. Probabilmente dovrei aver maggior fiducia in me stesso, questa condizione arriva quando sento un ottimo feeling intorno a me. Devo crederci sempre di più, il potenziale della moto è alto, riesco a mostrarlo. Conosco la R1, ci ho fatto un bel po' di chilometri... la cosa aiuta".

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