SBK, meno tempo a disposizione nei test di Phillip Island: come cambia il lavoro dei team

SBK, meno tempo a disposizione nei test di Phillip Island: come cambia il lavoro dei team© GPAgency

Le ore di pista restano 8, ma a cambiare è tutto il resto. Barni: "Un casino, sempre in balia di decisioni altrui". Corsini (Motocorsa): "Più del 50% del programma va in fumo", Foti: "Bautista? Inutile piangerci addosso"

18.02.2024 ( Aggiornata il 18.02.2024 11:46 )

La notizia ormai è nota: a causa di problemi logistici – ossia i tempi di arrivo dei cargo contenenti gli pneumatici – la Superbike avrà a disposizione non più 4 turni da 2 ore spalmati tra lunedì e martedì, bensì 8 ore di fila nella giornata di martedì. Un qualcosa che sulla carta può sembrare ininfluente, ma che in realtà sposta non poco gli equilibri, come confermato con toni più o meno accesi da Team Manager e capotecnici di più case.
 
“E’ un casino – il pensiero del Team Principal del team Barni Marco Barnabòperché tutto il programma che avevi in mente non lo puoi mettere in pratica. Volevamo provare ad esempio dei motori, ma ormai dobbiamo adeguarci. Siamo sempre in balia di decisioni altrui, come del resto in Supersport, dove sono stati cambiati i turni (nel weekend di gara ndr) e nessuno ci ha chiesto nulla. In questo caso c’è stato un problema, e occorre adeguarsi. Non so quanto lavoro dovremo eliminare dal piano, anche perché se succede qualcosa non hai la sera per recuperare: ci hanno ridotto il carico di materiale da portare, così devi lasciare a casa della roba, ed ora sono cambiati i piani dei test. Un problema sopra un altro problema”.
 
Più diplomatico Serafino Foti, che dovrà però gestire un Alvaro Bautista ancora alla ricerca della migliore condizione sia fisica che tecnica.
 
“Con i turni separati vi è molto più tempo per analizzare i dati, mentre ora dobbiamo cambiare i nostri piani perché tutto è concentrato in un giorno. Non si può fare polemica però, è un qualcosa al quale occorre adattarsi. Non è detto che taglieremo qualcosa del nostro piano, ma tutto sarà meno analizzato. Problema per Alvaro? Inutile piangersi addosso, dobbiamo essere costruttivi, altrimenti è un problema. A volte serve avere un piano A, B e C, e questo è il caso”.

Il pensiero di GRT, Motocorsa e GMT94

“Dato che si tratta di un test pre gara avere i 4 turni da 2 ore ci avrebbe consentito di impostare tutto il lavoro con più tranquillità” spiega Damiano Evangelisti, capotecnico del padrone di casa Remy Garder. “Con 8 ore di fila il tempo di pista è teoricamente lo stesso, ma nella pratica è molto diverso: non puoi permetterti di stare ai box 2 ore per valutare ed eventualmente preparare del materiale"

"Non c’è tempo per capire le problematiche - prosegue Evangelisti - e quali contromosse prendere. Nel nostro caso un 30% del nostro piano di lavoro verrà accantonato, almeno sulla carta: nel pomeriggio sarà obbligatorio fare un’uscita di lunga durata, che normalmente avremmo fatto nel secondo giorno. In questi test raramente si lavora in ottica stagione, al massimo si cercano conferme in merito a quanto provato nei test precedenti, ma principalmente si lavora relativamente a Phillip Island”.
 
“Avevamo un programma sui due giorni – gli fa eco Manuel Cappelletti, capotecnico di Phillip Oettl nel team GMT94 - nel secondo dei quali ad esempio provare il motore per il weekend, ma dobbiamo limitare gli esperimenti e non prendere strade che non conosciamo. Magari dovremo usare qualcosa che non calza a pennello su Philipp, ma che sappiamo trattare: credo che il 50% del lavoro in programma dovrà essere messo da parte”.
 
Il pensiero degli uomini Yamaha trova riscontro anche in Ducati, con Simone Corsini – capotecnico di Michael Rinaldi in Motocorsa – alle prese con una drastica riduzione del proprio programma di lavoro.
 
“In un solo giorno, dove cerchi di fare più chilometri possibile, il tempo in cui stare nel box a lavorare diminuisce davvero tanto. In più c’è l’asfalto nuovo, a causa del quale non ci può inventare molto: la prima missione a questo punto è trovare l’assetto del weekend. Più del 50% del programma previsto non si potrà mettere in pratica: nel nostro caso non proveniamo da due test eccellenti, e con un giorno solo non posso provare cose che potrebbero non dare risposte certe”.
 
SBK 2024: a Portimao si corre al tramonto
 
 
 

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi