SBK, Iannone: "Accenderei i fari e girerei anche di notte, mi sento più maturo"

Le prime parole di Andrea: "In pista ho pensato "just for fun". Una liberazione? Dopo la prima gara capiremo se siamo liberi o incastrati. Nulla è facile nelle corse"

31.10.2023 17:42

26 giri utilizzando solo SC0 al posteriore, due secondi di ritardo e – soprattutto – tanti momenti da ricordare a lungo. E’ questo in breve il bilancio del ritorno in azione di Andrea Iannone in quel di Jerez, che dopo quattro lunghi anni di attesa è tornato a gustarsi quell’atmosfera che solo le corse motociclistiche sanno regalare. Parliamo ovviamente di test per il momento ma poco cambia, specie per un pilota con la passione mostrata da Andrea a più riprese.
 
“Mentre entravo in pista per la prima volta ho pensato “just fun” – le sue prime parole da pilota Go Eleven - del resto l’obiettivo di questo test è divertimi. Una liberazione? Dopo la prima capiremo se siamo liberi o incastrati (sorride ndr). Sono contento di essere qui, mi dispiace solo aver sfruttato a metà la giornata, oltretutto in condizioni miste, e la pista impiega tanto tempo ad asciugarsi rispetto al passato. Dopo aver atteso per tanto tempo non ho trovato le migliori condizioni per ripartire, ma per la voglia che ho di girare accenderei i fari stanotte e resterei in pista (sorride ndr)”.
 
Sei l’uomo del momento, specie in questa due giorni. Che ne pensi?
 
“Mi fa piacere che ci sia ancora interesse nei miei confronti, così come ci sono aspettative importanti. Quest’ultime sono anche una responsabilità, ma la vicinanza ed il calore fanno sempre piacere. Spero di poter fare ancora qualcosa di bello, e magari di avvicinare anche più persone a questo campionato”.

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Iannone ed il primo impatto con Go Eleven ed il campionato

Petrucci ha confessato di aver sottovalutato il campionato all’inizio. Tu come lo affronti mentalmente?
 
“Non posso dirlo perché ho fatto solo 20 giri in condizioni non ottimali. Per me sarà già difficile tornare in moto, quindi non posso dare giudizi. Di sicuro nulla è facile quando fai le corse, a qualsiasi livello, altrimenti si sarebbe chiamato divertimento: se vuoi ottenere risultati tutto diventa anche impegno e fatica. Non devo avere aspettative, e nemmeno fretta. La moto mi piace, e come per moto da corsa il limite sembra ancora lontano dal mio livello attuale, il che è buono”.
 
Come è stato il primo impatto con Go Eleven?
 
“Sono contento. Ho fatto una scelta ponderata, ritengo che sia una squadra in grado di fare buone cose. Ci sono ovviamente cose da migliorare, ma abbiamo tempo e siamo già ad un ottimo punto. Umanamente ho incontrato una famiglia, spero di poter dare a loro qual qualcosa che magari non hanno mai avuto”.
 
Come ti sei preparato per questa giornata? Fisicamente e mentalmente.
 
“Fisicamente non ho mai smesso di allenarmi, quindi sono pronto. Mentalmente sono tranquillo e felice di esserci: sono un po’ più grande e maturo, il che è buono, del resto quattro anni sono tanti”.

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