Le sospensioni sono un elemento fondamentale delle nostre due ruote. In questa rubrica vi raccontiamo come si progetta un sistema aftermarket
Nella realizzazione di questo prototipo, non bisogna dimenticare di valutare gli stessi spazi di ingombro all’interno del telaio del veicolo. Nelle moto di ultima generazione gli spazi a disposizione sono sempre da valutare attentamente: i produttori tendono a realizzare moto sempre più compatte, per motivazioni estetiche, ergonomiche e al tempo stesso c’è stato un aumento della componentistica utilizzata (ABS, componenti elettronici, etc).
La prima versione del prototipo viene approntata cercando di attenersi almeno alle caratteristiche di regolazione già presenti nell’unità originale. Parte importante della realizzazione è il confronto tra la molla e il damping studiato dalla Casa madre e la molla e il damping che l’azienda va ad applicare seguendo i numerosi anni di esperienza nella realizzazione di sospensioni aftermarket e Racing.
Non bisogna dimenticare che le unità originali sono molto spesso un ottimo compromesso tra costo di produzione, funzionalità e comfort. È facile intuire come una sospensione aftermarket metta in primo piano funzionalità e comfort di guida, mentre il costo di produzione non è determinante per la scelta dei particolari e delle soluzioni tecniche da applicare.
Bisogna sempre considerare anche la destinazione della sospensione, dato che può essere montata su una moto con carattere turistico, sportivo o Racing.
In base alla tipologia di utilizzo esistono specifici parametri di progettazione: alcuni motociclisti sono convinti che una sospensione Racing debba essere estremamente rigida. Tale convinzione è soltanto in parte corretta, perché mettendo a frutto decenni di esperienza nel campo delle gare è possibile realizzare una sospensione Racing perfettamente controllata ma non esente da comfort.
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