Il pilota che si fa chiamare col nickname “The Italian Black Rider” ci ha raccontato il suo percorso, dagli esordi fino alla positiva stagione 2022
02.12.2022 ( Aggiornata il 02.12.2022 10:25 )
Il nickname “The Italian Black Rider” vi dice qualcosa? È il nome con cui Claudio De Stefano si fa chiamare attraverso i suoi canali social, da Instagram a YouTube, dove ha raccontato – e continuerà a raccontare – la sua avventura da pilota, una storia che lo ha visto rinascere agonisticamente dopo un brutto infortunio e tante difficoltà.
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Il 2022 in Dunlop Cup
Nel 2022, Claudio ha preso parte alla Dunlop Cup 1000 Rookie, classe in cui ha ottenuto il terzo posto finale dietro il vincitore Nicola Ruggiero e Nazareno Lumina, risultato che gli ha fatto tornare il sorriso dopo un periodo buio. “Avrei potuto ambire anche a un piazzamento migliore senza infortuni o sfortune – il racconto di De Stefano ai nostri microfoni - a Vallelunga, infatti, sono stato protagonista di un brutto highside che, inizialmente, non sembrava aver portato conseguenze molto gravi. Nella tappa successiva al Mugello, invece, ho avuto problemi alla spalla, ho gareggiato comunque perché volevo conquistare punti in classifica ma il dolore era insopportabile. Adesso mi sono sottoposto a un intervento per sistemare la situazione e dedicherò l’inverno al completo recupero fisico”.
Il percorso, l'attività da Content Creator
Come scritto poche righe più sopra, il percorso del pilota identificato con il numero 176 non è stato dei più semplici: “Ho iniziato a correre con le minimoto quando avevo sei anni, nonostante diverse difficoltà economiche, prima di provare una 125 SP nel 2010: fu così che partecipai al Trofeo del Centauro, contesto in cui andai subito forte. Nel periodo 2012-2013 ebbi la possibilità di correre con Metrakit nella PreGP 125 e riuscii a mettermi in mostra, ma poi subii un brutto infortunio durante un allenamento invernale. L'incidente e altre difficoltà economiche mi hanno costretto a uno stop durato cinque anni”.
Uno stop forzato che Claudio ha interrotto solo in tempi recenti: “Nel 2018 ho deciso di rimettermi in gioco e l’anno dopo mi sono cimentato nei Trofei Malossi correndo con gli scooter, è stata un’esperienza bella e divertente. Nel 2020 è arrivato un altro anno di stop, prima di rimettermi in gioco con Tecnica Moto Racing Team nel Motoestate 2021. Poi è arrivata l’opportunità di correre con TCF nella Dunlop Cup 2022, classe 1000 Rookie”.
Proprio nel periodo in cui Claudio ha deciso di rimettersi in gioco è nata l’idea di raccontare la sua attività in pista attraverso i social diventando un Content Creator: “Sì, attraverso YouTube e Instagram provo a raccontare ciò che faccio, la mia attività di pilota. Il mio intento è raccontare agli appassionati il mondo del motociclismo e tutto ciò che c’è dietro, mi piace l’idea di poter avvicinare la gente al nostro sport. Ho un bacino di circa 20.000 follower complessivi, l’obiettivo è quello di a tornare a postare e creare contenuti una volta ristabilito dall’operazione alla spalla. Da dove proviene il mio nickname? Nasce senza un motivo particolare, semplicemente il nero è sempre stato il mio colore preferito”.
Il rapporto con Saltarelli e TCF
Nel 2022 De Stefano ha difeso i colori TCF Racing Team, stessa squadra che ha schierato Simone Saltarelli nel National Trophy: “Io e Simone siamo amici, ci conosciamo da tanti anni. La svolta è arrivata anche grazie a lui nel 2021, stagione in cui ho partecipato al MES: Saltarelli mi invitò nel box TCF in occasione di un Dunlop Day e da lì è iniziato il mio rapporto con il team. L’anno prossimo voglio continuare con la stessa squadra, sempre nel contesto Dunlop Cup, puntando a conquistare il titolo. Voglio proseguire il rapporto costruito con Dunlop e continuare a raccontare le mie avventure in pista a chi segue i miei canali social”.
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