Sheridan Morais: “Al CIV ho trovato un ambiente di livello mondiale”

Sheridan Morais: “Al CIV ho trovato un ambiente di livello mondiale”© GPAgency

Il round inaugurale del Campionato Italiano Velocità 2022 ha visto il debutto nella classe regina della Kawasaki, con il sudafricano alla guida: ecco cosa ci ha raccontato in esclusiva

08.04.2022 ( Aggiornata il 08.04.2022 16:49 )

Il primo round del CIV Superbike, andato in scena al Misano World Circuit Marco Simoncelli lo scorso fine settimana, ha visto il debutto in gara della Kawasaki Ninja ZX-10RR schierata dal team Black Flag Motorsport. Con Samuele Cavalieri fermo a causa di un infortunio patito in allenamento, sulla moto di Akashi è salito Sheridan Morais, pilota di grande esperienza dai trascorsi mondiali che ha chiuso le due gare in settima e nona piazza.

Morais: “La Kawasaki è ancora acerba, ma è un'ottima base”


Correre nel CIV è stata una bella esperienza, a detta dell'esperto pilota di Johannesburg: “L'ambiente del Campionato Italiano mi piace molto, perchè è davvero professionale e non distante da quello del mondiale. Inoltre adoro il circuito di Misano e in questo weekend ho ritrovato tante persone con cui ho già lavorato in passato nel corso della mia carriera, perciò reputo questa esperienza assolutamente positiva”.

Il progetto Kawasaki è completamente nuovo e ancora un po' acerbo, specialmente per quanto riguarda l'elettronica, ma il team lavora bene ed è davvero un'ottima base di partenza che può diventare molto competitiva con i giusti sviluppi”, spiega il numero 32. “Penso che un punto di forza di questa moto sia invece la stabilità in frenata e in ingresso di curva, dove è estremamente precisa”.

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Un 2022 ricco di impegni


Prima della chiamata per correre nella serie tricolore a Misano, Morais ha debuttato quest'anno alla 200 Miglia di Daytona. Un esordio che ha stupito tutti, visto che ha tagliato il traguardo in terza posizione ad una manciata di millesimi dal vincitore Brandon Paasch: “L'esperienza a Daytona è stata pazzesca, perchè correre su una pista con le curve sopraelevate in sella ad una moto dà sensazioni impagabili. E' anche molto difficile gestire la gara, visto che è molto lunga e ci sono anche i pit stop, ma l'esperienza nell'endurance ha aiutato”.

Endurance che inizierà tra due settimane con la 24 Ore di Le Mans: “Non vedo l'ora di tornare a correre nella corsa di durata più prestigiosa e dura del mondo. Le 8 Ore sono quasi delle gare sprint ormai, ma la 24 Ore di Le Mans è speciale e punto ad ottenere un buon risultato, visto che ormai nell'EWC ho trovato la mia dimensione, pur apprezzando ancora le gare sprint come quelle di questo weekend al CIV”.

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