Manfredi: “Adoro correre, non mi pesa disputare più campionati” | Esclusiva

Manfredi: “Adoro correre, non mi pesa disputare più campionati” | Esclusiva© GPAgency

Kevin ha portato sul podio la Suzuki, ma non solo: è impegnato anche nel mondiale endurance EWC e in MotoE. Ecco cosa ci ha raccontato a proposito dei suoi impegni

30.04.2023 ( Aggiornata il 30.04.2023 11:30 )

Una delle moto che suscitano maggior curiosità nel contesto del CIV SBK è senza dubbio la Suzuki GSX-R1000 schierata dal team Penta, visto che con l'uscita di scena nel Motomondiale e l'assenza in quasi tutti i campionati nazionali di categoria ad eccezion fatta del MotoAmerica, vedere le moto della Casa di Hamamatsu è ormai una rarità nelle gare su pista.

Nonostante ciò, la squadra di Ivan Goretti ha brillato a Misano fin dalle prove grazie ad uno straordinario Kevin Manfredi, il quale è riuscito a sfruttare al meglio la moto giapponese salendo addirittura sul podio in Gara 1 in condizioni complicate. Il pilota spezzino, testimonial della dajecompany, è altamente impegnato quest'anno, visto che oltre al CIV disputa anche il mondiale endurance EWC con il team Wojcik e la MotoE con il Sic58 Squadra Corse. Gli abbiamo quindi chiesto di raccontarci come sta andando la sua impegnativa stagione: ecco cosa ci ha detto in esclusiva.

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Manfredi: “Riesco ad adattarmi in fretta a moto e campionati diversi”


Kevin, quest'anno sei impegnatissimo. Ci racconti com'è correre in così tanti campionati diversi?

Sinceramente a me piace molto, perchè adoro correre e le gare sono la mia passione, perciò non mi pesa per niente pur essendo molto difficile e faticoso. Alla fine, quando sono in sella mi diverto ed è questo ciò che conta, perciò fino a quando i team e il mio fisico me lo permetteranno, continuerò così”.

Quanto è difficile doversi riadattare a moto e campionati differenti?

Inizialmente era complicato, ma ora che lo faccio da diverse stagioni, in realtà non è così difficile. Diciamo che ho bisogno di qualche giro per ritrovare la giusta posizione in sella, ma poi posso andare al 100% e, anzi, tutto ciò mi aiuta ad adattarmi in fretta in caso di condizioni difficili o incerte”.

Qual è la moto più “difficile” tra quelle che guidi quest'anno?

Direi la MotoE, non tanto perchè è difficile da guidare, ma perchè è molto diversa rispetto alle altre e richiede uno stile differente, specialmente quest'anno che è cambiata rispetto a quella degli scorsi anni e siamo ripartiti da zero. Al contrario, forse la più facile è quella da Endurance, visto che ormai ci sono abituato e riesco a sfruttarla al meglio, ma anche con la Suzuki mi trovo molto bene, come stanno dimostrando le prestazioni”.

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A proposito di MotoE, come hai accennato quest'anno c'è una nuova moto: come sono andati i test?

Molto bene. Sia con la Ducati che con la nuova squadra mi sono trovato alla grande, riuscendo ad andare forte sia in condizioni di bagnato come accaduto a Jerez, sia sull'asciutto come a Barcellona. Credo di essere pronto anche per la gara, ma per dirlo con certezza preferisco attendere il fine settimana di Le Mans, pista su cui qualche giro quest'anno l'ho già percorso...”.

In effetti hai disputato la 24 Ore poche settimane fa: com'è andata?

A parte la sfortunata partenza con la caduta, direi abbastanza bene. La caduta peggiore è stata quella del mio compagno di equipaggio, che ha distrutto la moto durante la notte, ma alla fine siamo arrivati noni e in campionato siamo sesti, perciò tutto sommato siamo contenti e l'obiettivo resta ancora quello del titolo nella classe Stock. Possiamo farcela, siamo un bel gruppo e sicuramente siamo partiti meglio rispetto allo scorso anno, in cui ci eravamo ritirati a Le Mans”.

Infine, cosa ci puoi dire sul CIV e sulla tua avventura con Suzuki?

Posso dire che siamo partiti bene. Fin dalle prime prove siamo stati veloci e i risultati nel corso delle varie giornate hanno confermato le nostre sensazioni. Il nostro obiettivo è semplicemente quello di proseguire il percorso iniziato lo scorso anno, ma una partenza simile ci rende davvero ottimisti. In più, siamo una delle pochissime Suzuki presenti in un campionato nazionale Superbike, perciò questo è uno stimolo in più per brillare”.

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