Casadei-Ferrari-Zannoni, dalla pista di San Mauro al podio MotoE

Casadei-Ferrari-Zannoni, dalla pista di San Mauro al podio MotoE© Luca Gorini

I tre romagnoli hanno vissuto un weekend magnifico in Austria, in cui hanno condiviso il podio di Gara 2. Mattia: "Sarebbe bello ripetersi a Misano"

23.08.2023 ( Aggiornata il 23.08.2023 11:15 )

Se la testa della classifica mondiale della MotoE è occupata ancora da Jordi Torres, rimasto leader nonostante due weekend difficili vissuti tra Silverstone e Spielberg, alle sue spalle la pattuglia italiana – o meglio dire, romagnola – scalpita sempre più.

Parliamo di Mattia Casadei e Mattia Ferrari, ancora pienamente in lizza per la corona iridata della serie elettrica, ai quali in Austria si è aggiunto Kevin Zannoni, la cui classifica non permette velleità da titolo ma che tra le curve del Red Bull Ring ha vissuto il suo miglior weekend da quando guida la prototipale Ducati V21L.

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La volata mondiale di Casadei e Ferrari


Classe 1999, nativo di Rimini, Casadei è uno dei veterani della MotoE, nonostante l’ancora giovane età. Infatti, dopo gli esordi nel CIV, nel 2019 – primo anno di vita della categoria full electric – Paolo Simoncelli decise di scommettere su Mattia, e il tempo ha dato ragione al patron del SIC58 Squadra Corse. Dal 2022 Mattia difende i colori del Pons Racing, con cui è definitivamente esploso e ha colto tre vittorie quest’anno, che lo proiettano al secondo posto nella generale con 174 punti, 15 in meno di Torres.

Due delle vittorie conquistate nel 2023 dall’alfiere Pons sono arrivate proprio nel GP Austria, che in Gara 2 ha visto salire sul podio gli altri due romagnoli citati: Ferrari e Zannoni, per un terzetto che ha ricordato “i nostri allenamenti sulla pista di San Mauro”, per usare le parole di Casadei quando gli abbiamo chiesto una battuta in merito.

“Siamo cresciuti su quella pista, ci siamo conosciuti lì e ritrovarci tutti assieme sul podio di un Mondiale è stato bellissimo” ha proseguito Mattia. “Se dovesse ricapitare, magari a Misano sarebbe fantastico (ride, ndr). Il mio obiettivo è chiaramente arrivare a giocarmi il titolo sulla pista di casa”.

Infatti sarà il circuito intitolato a Marco Simoncelli a ospitare l’ultimo round della MotoE, ma prima bisognerà prima affrontare l’impegno di Barcellona (1-2 settembre), in cui il più titolato del trio romagnolo sarà chiamato a un weekend senza sbavature. Matteo Ferrari, riminese classe 1997, è terzo nel Mondiale a un punto da Casadei, ma recrimina per la caduta in Gara 1 al Red Bull Ring mentre era in testa alla corsa. Una scivolata che lo ha privato della testa del Mondiale, ma l’alfiere Gresini non si arrende: “L’errore nella prima manche è stato inaspettato, ma in Gara 2 sono arrivato secondo, portando a casa punti importanti per la classifica”.

“Ora dobbiamo pensare alle ultime quattro gare: voglio tornare da Barcellona con un buon punteggio per poi godermi a pieno l’ultimo round, che sarà per me quello di casa” le parole del primo campione nella storia della MotoE, che punta a stabilire un altro primato: diventare il primo titolato da quando vige la monofornitura Ducati introdotta in questa stagione.

L'esplosione di Kevin Zannoni


Dal canto suo, Kevin Zannoni punta a chiudere in bellezza quella che è sinora la sua miglior stagione nella classe elettrica. Il 22enne pilota SIC58 Squadra Corse si è finalmente sbloccato, cogliendo in Austria una splendida pole position condita da due terzi posti: uno più fortuito, figlio della scivolata di Ferrari, l’altro figlio di un passo-gara di assoluto valore. “Finalmente dopo tanti sacrifici è arrivato il primo podio in MotoE, e poi subito dopo il secondo – le parole di Zannoni – per me è un sogno che si avvera. Questi risultati dimostrano che il duro lavoro paga sempre ed è solo questione di tempo”.  

Il due volte campione Italiano Moto3, secondo classificato nella 600 CIV nel 2022, punta adesso a confermarsi a Barcellona, pista dove era andato forte nei test invernali, e poi a Misano, diventando magari l’ago della bilancia in una contesa iridata che vede i due suoi corregionali all’inseguimento del vacillante Torres, che non vince una manche da giugno (Gara 1 al Sachsenring).

Ma discorsi iridati a parte, replicare un podio in stile San Mauro anche a Misano, davanti al pubblico di casa, sarebbe la ciliegina sulla torta di una stagione divertente ed emozionante.

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