Moto3, Italia più no che sì: solo Bertelle (per ora) a podio, il resto della pattuglia soffre

Moto3, Italia più no che sì: solo Bertelle (per ora) a podio, il resto della pattuglia soffre
In Moto2 Vietti e Arbolino "pochi ma buoni", mentre in MotoGP è Bagnaia ad aver sventolato il tricolore almeno una volta. Meno male che c'è la MotoE...

20.05.2025 14:34

Italia più no che sì nelle tre principali categorie iridate. Lo abbiamo già scritto, precisando che nella classe Regina è il solo Pecco Bagnaia ad aver vinto almeno un Gran Premio, come nel campionato elettrico ci è riuscito Mattia Casadei. Molto bello, però ci sono pure Moto3 e Moto2: per ora, pochi guizzi e tanti problemi. Premettiamo una cosa:  tutti i nomi elencati sono bravi. Ognuno col proprio bagaglio tecnico e relativa esperienza maturata, gli azzurri sono forti. Ma, giusto è anche scriverlo, qualcosa sta andando di traverso. Meno male che c'è la MotoE, qualcuno ha detto.

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Bertelle, miglior italiano in Moto3 prima dell'infortunio

Senza Matteo Bertelle - per ora, chissà se a Silverstone saremo piacevolemente costretti a rivedere il concetto - i risultati faticano ad arrivare. Il portacolori MTA è stato sfortunato protagonista di un grosso infortunio, che lo costringe a cure e riposo. Sue due Pole Position e il solo podio tricolore al momento conquistato. Per come sta viaggiando l'australiano Joel Kelso sulla stessa KTM, per il pilota veneto sarebbero arrivate ulteriori soddisfazioni. Gli auguriamo di tornare presto.

Come auspichiamo a Stefano Nepa, Luca Lunetta, Riccardo Rossi, Nicola Carraro, Dennis Foggia e Guido Pini di fare molto meglio di quanto fatto in sei appuntamenti completati. Chi per un motivo, chi per l'altro, problemi nella guida o ritardi in classifica. Sappiamo che ciascun nome sarebbe meritevole di singola analisi, infatti, ne dedicheremo una per volta. Nel frattempo, i "soliti spagnoli" occupano le prime due posizioni iridate.

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Moto2: Arbolino e Vietti Ramus (per ora) non bastano

Tony Arbolino, Celestino Vietti Ramus. Stop. Anzi, seguendo la classifica, dobbiamo invertirne l'ordine: il piemontese è sesto, tredicesimo posto occupato dal lombardo. In tante nazioni sognerebbero certe posizioni, ma qui parla verde, bianco e rosso, cioè, di una bandiera abituata a sventolare spesso e volentieri in Moto2.

Sia la punta SpeedRS che l'attaccante Pramac, stanno raccogliendo meno del rispettivo potenziale. Per entrambi, l'adattamento al telaio Boscoscuro sta andando per le lunghe: la diversità dal Kalex usato in anni di carriera si fa sentire. Ci sarà pure Mattia Pasini nelle vesti di wild card con Fantic in tre Gran Premi ma, nel frattempo, i "soliti spagnoli" occupano le prime due posizioni iridate.

MotoGP: solo Bagnaia sul gradino più alto (per ora)

Lo abbiamo spiegato in questo articolo: se non vince Pecco Bagnaia, chi ci riesce tra gli italiani?! Potrebbe essere giudicato con retrogusto di pessimismo il pezzo, ma dice la verità: solo il ventottenne di Torino stabilitosi a Pesaro ha fatto suo almeno un Gran Premio, ovvero, Austin nelle Americhe.

Franco Morbidelli, Fabio Di Giannantonio, Marco Bezzecchi, Luca Marini ed Enea Bastianini hanno numeri per ribadire quanto realizzato dal "caposquadra" italiano, e anche Lorenzo Savadori non è da meno. Però, stando agli ordini di arrivo, aspettiamo. Poco, si spera. Nel frattempo, i "soliti spagnoli" occupano le prime due posizioni iridate.

 

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