Moto2: Acosta prorompente verso il titolo, Chantra e Dixon in ascesa

Moto2: Acosta prorompente verso il titolo, Chantra e Dixon in ascesa© Luca Gorini

Tra certezze e sorprese, i valori in campo della middle class lasciano intendere ad un destino già scritto e ad un 2024 equilibrato

03.10.2023 ( Aggiornata il 03.10.2023 17:06 )

Quando mancano solamente sei gare al termine della stagione (qui il calendario), la middle class si avvicina sempre più alla parte più incandescente dell'anno. Un finale di stagione, che, tuttavia, potrebbe preferire il dominio tecnico e la certezza del punto d'arrivo, all'equilibrio e all'incertezza dello stesso. Il chiaro riferimento riguarda Pedro Acosta, stratega di una stagione fin qui praticamente perfetta condita da sei vittorie e impreziosita da ben undici podi in quattordici gare. Un rullino di marcia semplicemente perfetto, indice di una costanza di rendimento e di risultati che fa capo ad una delle qualità da sempre meglio in vista dello spagnolo e che nel secondo anno di Moto2 sono definitivamente uscite allo scoperto: ovvero una gestione di gara ed una tenuta mentale sopra la media anagrafica della classe intermedia. In tal senso, il GP di Motegi ha rappresentato al meglio la motivazione principale per la quale ad ergere Acosta a favorito per il titolo non sono tanto i 50 punti di vantaggio su Tony Arbolino (che pure aumentano le probabilità iridate), bensì una capacità di controllo data dalla risultante tra la propria prestazione ed il contesto tecnico che agisce di GP in GP.

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Acosta vede il secondo titolo della carriera, Arbolino fatica ma non molla

In Giappone Acosta non ha attraversato il suo miglior fine settimana dell'anno, eppure è riuscito ad agguantare un terzo posto che consolida le convinzioni maturate durante l'arco del campionato. Lo spagnolo non è stato il più veloce se intendiamo il termine nella sua accezione più "pura", ma è sicuramente apparso come il più forte, intoccabile ed inamovibile nella sua condizione di predestinato. Un fattore, quest'ultimo, che avrebbe facilmente potuto compromettere non tanto la fuoriuscita del talento di Mazarron, quanto proprio la costanza di risultati che lo rendono il riferimento della classe di mezzo del motomondiale.

Fino ad ora, l'unico pilota in grado di tenere botta in maniera più o meno uniforme da inizio stagione è stato Tony Arbolino. Tuttavia, il pilota di Garbagnate ha peccato proprio di intensità, non riuscendo a mantenere lo stesso livello dello spagnolo, alternando buone prestazioni a cali di rendimento troppo vistosi che ne hanno condizionato le chance iridate. A partire dal prossimo GP di Mandalika, in Indonesia, e nelle gare rimanenti fino al termine della stagione corrente, il pilota Marc VDS dovrà cercare di dare il tutto per tutto, provando a mettere pressione sul rivale. Uno sforzo importante e funzionale non solo al fine della stagione corrente ma anche in vista del 2024, in cui Arbolino partirà meritatamente da favorito.

Zonta van den Goorbergh e Fermin Aldeguer pronti al salto di qualità

La stagione attuale ci ha mostrato una serie di piloti potenzialmente molto competitivi ed in grado di diventare protagonisti non appena venga acquisita una certa doverosa dose d'esperienza. Zonta van den Goorbergh e Fermin Aldeguer rientrano senz'altro in questa categoria, in virtù di un talento cristallino già in parte mostrato e impreziosito da una carta d'identità che recita 2005 come anno di nascita. Aldeguer si è già mostrato come uno dei protagonisti della categora, diventando il più giovane poleman della storia della classe intermedia del motomondiale (in occasione del GP d'Argentina della scorsa annata) e trionfando in questa stagione in maniera a dir poco autoritaria a Silverstone.

Lo stile di guida e l'istintiva velocità espressa hanno sin da subito impressionato fan e addetti ai lavori, un biglietto da visita decisamente allettante in ottica 2024, per quello che sarà il primo campionato in cui ci si aspetterà il salto di qualità. Discorso simile per van den Goorbergh, una delle rivelazioni del 2023 in termini di potenziale espresso (insieme a Barry Baltus e Filip Salac, altri due possibili protagonisti della prossima annata in considerazione di quanto di buono mostrato quest'anno). L'olandese sta palesando una crescita costante che l'ha portato a conquistare il sesto posto nel round in India, a dimostrazione di un valore già alto che con la giusta esperienza ancora da acquisire potrebbe definitivamente decollare.

I possibili contendenti al titolo del prossimo anno

Venendo ai top rider già formati della categoria, particolare attenzione va spesa per Somkiat Chantra, Jake Dixon, Ai Ogura e Celestino Vietti. Tutti piloti molto veloci che nella prossima annata potranno giocare un ruolo da protagonista. Chantra, vincitore dell'ultimo GP di Motegi possiede una velocità tale da essere tra i primissimi della classe, sebbene manchi di costanza di rendimento; contesto tecnico simile a quello del compagno di squadra Ai Ogura e Jake Dixon, chiamati all'esame finale nel 2024. Con il passaggio al team Red Bull KTM Ajo, Celestino Vietti si appresta a disputare un 2024 in cui l'obiettivo sarà il titolo mondiale, un aspettativa coerente con il talento del pilota che forse più di tutti ha messo in difficoltà Pedro Acosta.

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