Mattia Casadei: "In Moto2, sognando la MotoGP con Bez ed Enea"

Mattia Casadei: "In Moto2, sognando la MotoGP con Bez ed Enea"© Luca Gorini

L'intervista esclusiva all'iridato MotoE, che concluderà la stagione nella classe leggera con i colori Fantic: "Che belli i complimenti di Valentino"

29.09.2023 ( Aggiornata il 29.09.2023 16:40 )

Bastano pochi mesi per stravolgere la carriera di uno sportivo. Lo sa bene Mattia Casadei, allievo di Paolo Simoncelli che in questo mese di settembre vive il momento più intenso della sua parabola motociclistica. Il ventiquattrenne riminese si è laureato campione del mondo MotoE, la classe elettrica che da quest’anno ha assunto titolazione iridata, al termine del GP San Marino e Riviera di Rimini disputato tre settimane fa nella sua Misano e ora può coronare un altro obiettivo.

A partire dal GP Giappone a Motegi, Casadei corre infatti con i colori Fantic in Moto2, lo stesso team che schiera Celestino Vietti Ramus (peraltro infortunatosi in India). Casadei disputerà le rimanenti sette gare, una vetrina che potrebbe aprirgli le porte di un posto da titolare nel 2024.

La svolta iridata di Casadei


Mattia, il titolo mondiale ti ha cambiato la carriera?

“Sì, ma soprattutto la corona iridata regala sensazioni fantastiche. E poi è successo a Misano, davanti a famiglia, amici e tifosi, sul circuito intitolato a Marco Simoncelli: bellissimo. Devo ammettere che dopo aver tagliato il traguardo di Gara 1, decisiva per l’assegnazione del titolo, non mi ero reso conto di quanto avvenuto. Ho realizzato soltanto qualche ora dopo”.

Hai vinto con una rimonta paragonabile a quella di Pecco Bagnaia nel 2022: a metà stagione lei era a -55 da Jordi Torres.

“Sì, però io ci ho sempre creduto. A inizio stagione mi era mancata un po’ di fortuna, ma appena tutto è andato per il verso giusto, sono riuscito a dimostrare il mio valore. La mia rimonta e quella di Pecco dell’anno scorso sono simili, ma difficilmente confrontabili, perché MotoE e MotoGP sono completamente differenti. Quel che conta è che il risultato sia stato lo stesso!”.

Il tuo titolo ha un valore storico, poiché è arrivato nel primo anno della monofornitura Ducati in MotoE e nella stagione d’addio della sua squadra al Motomondiale, il Team Pons.

“Sito Pons era davvero felice, perché ha chiuso con una grande soddisfazione. Io sono contento di essere il primo campione della nuova era Ducati: grazie al grande lavoro svolto dalla Casa di Borgo Panigale, la classe elettrica ha compiuto un deciso passo avanti”.

Classifica piloti

Casadei: "I Simoncelli sono una seconda famiglia"


La vittoria in MotoE è il culmine di una carriera che ti ha regalato soddisfazioni ma anche momenti difficili.

“Sì, ho iniziato con le Minimoto, dove tra il 2010 e 2011 vinsi tutto sia a livello nazionale che europeo. Il debutto nel motociclismo 'dei grandi' è arrivato presto: l’anno successivo, nella 125 Pre-GP, ho vinto la prima gara proprio a Misano. Poi ho incontrato Paolo Simoncelli…”.

È stato un momento chiave del tuo percorso.

“Decisamente. Mi ha scelto nel 2013 per correre sotto le insegne della sua neonata squadra, dove sono rimasto fino al 2021. In quegli anni ho corso prima nel Campionato Italiano Velocità, poi in quello spagnolo, ma la vera svolta è arrivata con la MotoE – in cui ho militato dal 2019, il primo anno della categoria – sempre con il team di Paolo”.

Dal 2022 le vostre strade si sono separate, ma il vostro rapporto non è mutato.

“I Simoncelli sono come una seconda famiglia, gli ringrazierò per sempre. Sono rimasto vicino a Paolo anche dopo aver cambiato squadra: gli chiedo spesso consigli, e dopo il Mondiale vinto mi ha fatto i complimenti. Vado fiero del nostro rapporto. Vincere a Misano, sulla pista intitolata a Marco, è stato incredibile”.

I complimenti di Valentino Rossi


Ora c’è la sfida della Moto2 ad attenderti.

“Sì, il mio sogno è quello di tutti i piloti, arrivare in MotoGP, e per riuscirci bisogna passare per questa categoria. Vorrei tentare la scalata alla classe regina, ma se non dovesse realizzarsi sarei comunque contento del mio percorso”.

Qualora riuscissi ad arrivare in MotoGP, ritroveresti due riminesi come te: Marco Bezzecchi ed Enea Bastianini.

“Sarebbe bello. Nelle Minimoto ho lottato spesso con Bezzecchi, poi Marco ha preso la sua strada, è arrivato in MotoGP, va fortissimo e sono contento. Mi piacerebbe diventare forte come lui e tornare a sfidarci anche in pista. In tempi recenti lo abbiamo fatto al Ranch di Valentino Rossi, dove ogni tanto sono ospite: è un onore, Valentino è stato l’idolo di tanti, anche il mio: mi ha fatto appassionare a questo sport. Si è congratulato dopo il mio titolo: quando il tuo idolo d’infanzia ti fa i complimenti è un sogno che si realizza”.

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