Moto2, Foggia, Garcia, Guevara: il titolo di miglior rookie ha un favorito

Moto2, Foggia, Garcia, Guevara: il titolo di miglior rookie ha un favorito© Luca Gorini

Le tre matricole della middle class stanno vivendo tre campionati "diversi". Tra chi si sta districando bene e chi soffre in modo inaspettato 

26.08.2023 21:27

Dopo 10 gare disputate è tempo di tracciare un bilancio in merito alla Moto2, relativamente all'impatto dei tre rookie presenti in griglia in quest'annata: Dennis Foggia, Izan Guevara e Sergio Garcia. Alla vigilia del primo round dell'anno, c'era molta curiosità per valutare e capire le potenzialità di questi tre piloti, rivelatisi i più veloci della piccola cilindrata nella passata stagione e arrivati nella categoria di mezzo con l'arduo ma fisiologico compito di fornire un ricambio generazionale alla categoria. Al di là degli inevitabili intoppi legati al primo anno in una classe complessa come la Moto2, è possibile farsi una prima concreta idea sul potenziale già espresso e da esprimere in vista del proseguo della stagione. Non tutte le suddette matricole partivano con lo stesso carico di ambizioni e aspettative, e forse proprio per questo, al momento il migliore sotto più aspetti (come il giro secco o la prestazione in gara) risulta essere Sergio Garcia. Fino ad ora lo spagnolo è nettamente in testa relativamente al confronto con Guevara e Foggia, essendosi svariate volte avvicinato ai big della classe. 

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Quattro volte in top ten; Sergio Garcia in testa nel doppio confronto 

Il rookie che più di tutti ha impressionato fino ad ora è senza dubbio Sergio Garcia. Lo spagnolo, partito con le luci dei riflettori affievolite rispetto ai compagni di viaggio, Guevara e Foggia, a causa delle maggiori aspettative che quest'ultimi si portavano dietro dopo le stagioni in Moto3, ha mostrato un adattamento notevole alla middle class, tanto da terminare in top five già alla seconda gara dell'anno in Argentina. Dallo stile di guida (sempre più simile a quello che richiede la categoria) all'approccio alla gara (solamente in due occasioni su dieci corse Garcia ha colto uno "zero"), lo spagnolo sembra aver intrapreso la strada giusta, in quel percorso di crescita così tanto coerente che lo proietta, presumibilmente, ancora più in alto nelle proiezioni della prossima annata.

Non è solo la quinta casella in Argentina ad essere indicativa del valore che un pò a sorpresa il pilota del team Pons sta esprimendo, ma anche le due top ten conquistate in GP complessi come quelli di Le Mans e Mugello e l'ottavo posto nell'ultimo appuntamento in Austria, dove è stato abile a raddrizzare un week-end non iniziato nel migliore dei modi. Non sono solo i risultati a parlar chiaro relativamente alla superiorità di Garcia nell'ambito del discorso sulla matricola fino ad ora più convincente, ma anche le prestazioni. Tra tutti e tre, lo spagnolo è stato l'unico in grado di mostrarsi potenzialmente vicino ai top rider della categoria, mostrando saltuarie prestazioni tra sessioni di libere e qualifiche in cui si è potuto intravedere il suo valore ancora latente. 

Tra le delusioni dell'anno c'è Izan Guevara

Se Garcia è riuscito ad andare al di sopra delle aspettative previste ad inizio anno, lo stesso non può dirsi per Izan Guevara e Dennis Foggia. Il campione del mondo in carica della Moto2 rappresenta, senza mezzi termini, una delle più grandi delusioni dell'annata della middle class. L'hype legato allo spagnolo era inevitabilmente alto in riferimento alla scorsa annata, in cui lo spagnolo impressionò per efficacia di risultati, stile di guida ed estro, tanto da scomodare piloti come Marc Marquez e Valentino Rossi nei paragoni che si venivano a formare. Le sette vittorie del 2022 non sono state seguite da altrettanti risultati di rilievo. Fino ad ora Guevara è riuscito solo una volta ad entrare in zona punti, avendo nella tredicesima posizione del GP d' Asutria, il miglior risultato colto.

Un bottino davvero troppo magro per un pilota da subito designato come protagonista; ad alimentare le "preoccupazioni" circa il suo valore con la cilindrata media sono state prevalentemente le prestazioni, prima ancora che i risultati. Sia nei test invernali che in quasi tutte le sessioni della stagione, Guevara ha pagato distacchi pesanti dalle zone di vertice e dallo stesso Garcia, un inizio di avventura che ha ricordato amaramente quello di Lorenzo Dalla Porta, che nel 2020 faticò oltre modo nel processo d'adattamento alla classe, nonostante avesse vinto il titolo mondiale in Moto3 l'anno precedente. Una luce in fondo al tunnel si è timidamente intravista nelle ultime due uscite, in cui lo spagnolo è stato abile a siglare prestazioni (per di più nei giri singoli) somiglianti a quelli dei primissimi; un dato incoraggiante in vista della seconda parte dell'anno, che si rivelerà fondamentale in ottica 2024.

Inizio altalenante per Dennis Foggia

Discorso e contesto tecnico simile per Dennis Foggia, ancora in chiara difficoltà con la Moto2, sebbene, al contrario di Guevara, sia riuscito a inserirsi in più occasioni (quattro per precisione) in zona punti. Al Mugello risiede il miglior piazzamento attuale del pilota Italtrans (tredicesimo), che tuttavia al momento si attesta ancora ben al di sotto del potenziale auspicato ad inizio anno. Nella seconda parte di campionato l'obiettivo di Foggia si sostanzierà nella ricerca di un deciso cambio di passo in merito dapprima alla prestazione pura e poi alla gestione della gara, in modo tale da terminare al meglio la stagione e acquisire slancio per iniziare il 2024 con consapevolezze diverse. L'analisi del 2023 dei tre rookie trova nella classifica iridata la fredda e schietta considerazione finale; Sergio Garcia occupa la tredicesima posizione con 45 punti a sole 10 lunghezze dal vice-campione del mondo 2022, Ai Ogura; per trovare Dennis Foggia bisgona scendere fino alla ventesima casella (13 punti), mentre Izan Guevara si piazza in una preoccupante penultima posizione a quota tre.

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