Moto2, Fernandez e Ogura ai ferri corti, chi la spunterà in Australia?

Augusto Fernandez Vs Ai Ogura. Questo è il tema ricorrente della Moto2, che vede la lotta instaurata tra lo spagnolo il giapponese, rispettivamente rappresentanti di KTM Ajo e Asia Idemitsu. Entrambi dotati di telaio Kalex - che incastona il propulsore Triumph fornito a tutti i team - sono ovviamente intenzionati ad aver la meglio dell'avversario, ma chi la spunterà a Phillip Island?

Augusto Vs Ai: 4 a 3, per ora

Augusto ha vinto a Le Mans, Sachsenring, Assen e Silverstone. Poi, i podi calcati al Montmelò, Misano, Aragòn, Motegi e Buriram. Oltre a piazzementi buoni colti qua e là, Fernandez ha un totale di 238,5 punti iridati. Dalla sua, oltre a un team già campione in carica con Remy Gardner, la consapevolezza di passare in MotoGP. Mica poco correre "sereni" così.

Ai ha calcato i gradini più alti di Jerez, Spielberg e Twin Ring, oltre ai podi firmati in Argentina, Americhe, Mugello e Olanda. Niente male, niente affatto, per un computo di 237 punti. Fino a qui, il portacolori Asia Idemitsu ha compiuto un solo passo falso, contro il due dell'avversario. Decidendo di rimanere in Moto2, vuole farlo titolandosi.

Canet, Acosta e Arbolino protagonisti. Vietti chiamato alla riscossa

Aron sarà pur tatuato e contestato, ma è forte. Infatti sua è la terza posizione parziale del campionato. Vedremo se, tra le altre cose, Canet si "sbloccherà", vincendo almeno un Gran Premio 2022. Può farcela, sapendo che - oltre a scontrarsi coi due qui sopra - dovrà vedersela contro tre clienti elencati qui sotto.

Tony Arbolino, vincitore in due occasioni quest'anno: Austin e Chang. Il milanese Marc VDS adora le trasferte oceaniche ma, al pari di Acosta e Vietti, dovrà scoprire come sia Phillip Island a bordo di una Moto2. Pedro è il rookie del momento, Celestino giocava per il titolo a inizio contesa, poi si è un po' perso.

Dovrà ritrovarsi nel continente Down Under, perché se il treno mondiale è perso, potrà almeno risollevare la propria classifica, magari aggiudicandosi la terza posizione finale. Può farcela, ma occhio proprio alle mosse di Tony e Pedro, vicini al "Ramus" del team Mooney VR46.