Moto2, Vietti dice addio al mondiale: momento di crescita o occasione persa?

Moto2, Vietti dice addio al mondiale: momento di crescita o occasione persa?© Luca Gorini

Dopo una partenza perfetta il pilota del Team Mooney VR46 non è riuscito a confermare i risultati, dovendo di conseguenza abbandonare le speranze per il titolo 

05.10.2022 ( Aggiornata il 05.10.2022 09:55 )

Il mondiale Moto2 è entrato ormai nel suo rush finale; sarà un duello esclusivo tra Augusto Fernandez e Ai Ogura, quando mancano solamente tre gare alla fine della stagione. Dopo la gara di Buriram Celestino Vietti è definitivamente uscito fuori dai giochi, sono 75 i punti che lo separano dal leader di classifica Augusto Fernandez (e 74 da Ogura), lo stesso numero di punti rimasto da assegnare in campionato. Anche se il pilota della VR46 Academy dovesse vincere tutte le rimanenti gare, dovrebbe sperare che i due contendenti al titolo non vadano mai a punti, uno scenario alquanto irreale.

Dopo una prima fase di campionato in cui sembrava il pilota da battere, Vietti è calato nelle prestazioni e nella gestione della corsa, ed in una stagione in cui è mancato un indiscusso leader di categoria, queste mancanze assomigliano ad un'occasione persa. Per quanto, gli errori di quest'anno saranno un tesoretto formativo in vista del 2023, dove partirà tra i favoriti per il titolo. 

Tre vittorie e cinque podi nella prima parte di stagione

Come detto, l'inizio di stagione del pilota italiano era stato sfavillante; alla vittoria inaugurale del Qatar era seguito il secondo posto dell'Indonesia ed il secondo successo in Argentina, fino alla vittoria di Barcellona, per un complessivo di cinque podi. Tutto lasciava presagire ad un campionato da protagonista in cui si sarebbe giocato il titolo fino alla fine, tuttavia questo non è avvenuto. Dopo la vittoria di Barcellona Vietti è incappato in ben quattro ritiri, in una fase di stagione condita da troppi errori ed in cui ha raccolto come miglior risultato solamente un quarto posto. Un'occasione persa in un campionato che a differenza delle ultime stagioni non ha avuto un pilota (o più) in grado di dominare la scena, bensì un gruppetto di piloti tutti riconducibili ad un livello simile. In questo gruppo Vietti non solo rientrava di diritto, ma inizialmente sembrava anche il pilota più veloce e "meglio costruito" per poter provare a vincere.

Esperienza utile in vista del 2023

La seconda parte di stagione è stata deludente, il calo tecnico è stato evidente con il pilota piemontese che ha perso la brillantezza e la velocità di inizio campionato. È pur vero che l'italiano, insieme a Pedro Acosta, Alonso Lopez e a tratti Fermin Aldeguer, è apparso come il pilota con più potenziale della classe di mezzo; oltre ai risultati lo dimostra il fatto che il 21enne italiano è solamente al secondo anno in Moto2. Lo stile in sella mostrato ha evidenziato una pulizia di guida notevole, derivata da un lavoro ai box sempre molto preciso e meticoloso.

Un approccio già molto professionale ma che come conseguenza ci ha mostrato un Vietti "poco esplosivo". In vista del 2023, anno in cui partirà legittimamente da favorito, serve una costanza di risultati maggiore, oltre che una velocità pura da mettere in atto in maniera più vistosa (seppur già intravista quest'anno). Le ultime tre gare della stagione saranno importanti per acquistare nuovamente quelle sicurezze che torneranno utili nel 2023.

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