L'esordio amaro di Pedro Acosta: “La Moto2 non è la Moto3”

L'esordio amaro di Pedro Acosta: “La Moto2 non è la Moto3”© Luca Gorini

Il pilota del team Ajo ha vissuto un weekend non esente da errori in Qatar, concluso fuori dalla top ten: "Ma è tutta esperienza, ciò che conta è aver finito la gara" 

08.03.2022 ( Aggiornata il 08.03.2022 11:18 )

Chi si aspettava un Pedro Acosta vincente già al debutto in Moto2 ha dovuto ricredersi. Il rookie di lusso della classe intermedia ha concluso il GP Qatar al dodicesimo posto, staccato di 26 secondi dal vincitore Celestino Vietti.

Velocità e sbavature


Un risultato che non ha rispecchiato le aspettative di molti osservatori, frutto di un weekend in cui Pedro ha già mostrato tanta velocità (già vista nei test di Portimao e Jerez), ma anche alcuni errori di troppo: due sono state le cadute che lo hanno visto protagonista nel corso delle prove, di cui una nel momento cruciale della Q2, quando lo spagnolo è volato nella ghiaia nel tentativo di assaltare la pole position di Vietti. Un errore pagato caro, che ha costretto Acosta a partire dalla decima posizione.

È stata proprio la partenza il momento cruciale della gara del maiorchino, obbligato ad andare largo in curva 1 a causa della confusione creatasi a centro gruppo. Acosta si è ritrovato ultimo, rimontando faticosamente fino alla zona punti.

Qualifica vitale


“Quando ci sono piloti con meno ritmo, può succedere di avere queste difficoltà a risalire”, ha raccontato Pedrito ai media dopo il GP. “Sono cose che possono succedere: in Moto2 non è come in Moto3, lì è più facile recuperare. Era importante fare esperienza, ho terminato la gara e questo era l’obiettivo”. 

Il riferimento evidente di Acosta è al GP Doha 2021, quando fu capace di vincere la corsa partendo dalla pit lane. Impresa che in Moto2 non sembra ripetibile, almeno non a Losail, circuito dove Pedro ha già imparato la prima lezione: “In questa categoria la qualifica è di vitale importanza”.

Vista la maturità di cui è dotato questo ragazzo nemmeno 18enne, siamo sicuri che ne farà tesoro in vista del prossimo appuntamento di Mandalika (20 marzo).

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