Moto2, Acosta: se sarà titolo converrebbe il salto in MotoGP?

Moto2, Acosta: se sarà titolo converrebbe il salto in MotoGP?© Luca Gorini

Pedro, campione in carica Moto3, è pronto al debutto nella middle class iridata. Tutti puntano sul suo immediato successo: in caso di missione compiuta, il diciottenne farebbe bene a rimanere o è sarebbe giusto per lui saltare nella top class?

28.02.2022 ( Aggiornata il 28.02.2022 11:23 )

Neppur un singolo Gran Premio disputato, che la Moto2 ha già il campione 2022. Come sarebbe a dire? La stagione inizierà domenica prossima in Qatar. Certo, ma (quasi) tutti (non noi) puntano convinti su un solo nome: Pedro Acosta, sarà lui a trionfare quest'anno.

Cosa possibile, considerando l'andamento dei test preparativi. Il diciassettenne murciano ha regolato praticamente sempre il resto del plotone, a Jerez come a Portimao. E, se non si trovava in vetta, il pilota KTM del team Ajo veniva battuto di un nonnulla.

I test sono solo test, lui stesso lo ha precisato. Ha pure detto che non si prefigge un reale obiettivo, preferendo godersi la middle class nelle vesti di rookie, meno complicate di quando si è esperti di categoria. Sì, lo sappiamo che anche nel 2021 il fenomeno era all'esorio iridato, e sappiamo bene come è andata. Succederà ancora?

Pedro Acosta vincente subito in Moto2? Pronostico sensato


Perché, sostanzialmente, sembra proprio che Pedro abbia più talento di tutto il resto della griglia Moto2. Ipotesi da verificare sul campo, però lo abbiamo ammirato a bordo pista a Jerez e Portimao. Il pensiero suscitatoci immediatamente è stato "oh, questo fa paura in sella. Meglio: questo fa già paura in sella". Cogliete la differenza?

Padronanza, arroganza, sicurezza, disinvoltura. Atteggiamenti mixati e alternati tra cordoli e paddock. A volte, Acosta appare pure più "anziano" di quanto, effettivamente, non sia: come precedentemente scritto, il 25 maggio diverrà maggiorenne. Beato lui, dannazione.

Si godrà la stupenda età o penserà solo al professionismo motociclistico? Forse, la risposta è questa: si godrà la stupenda età, correndo da pilota professionista. Ad altissimo livello, si intende. Se si diverte come da l'impressione di farlo, sì: il numero 51 - avete notato come gli calzi meglio del precedente 37? - vincerà in Moto2 subito. Cioè, da rookie.

I rivali più quotati di Pedrito


Sono tanti, a dire il vero. Senza sparare a caso, troviamo i prescelti con un senso logico. Dunque, Sam Lowes lo sarà perché, cadute e infortuni a parte, sempre è veloce con la Moto2. L'inglese avrebbe anche potuto conquistare un iride, se avesse evitato errori distruttivi per classifica e corpo.

Augusto Fernandez corre a parità di tutto con Pedro: stessa moto, stesso team... ma più esperienza in Moto2. Perciò, lo inseriamo nella lista. Aron Canet - già predicato alla MotoGP, ma a noi sembra presto - e Jorge Navarro entrano nell'esperto team Pons. Con Kalex, peraltro. Ci saranno.

Da tenere d'occhio Joe Roberts e Cameron Beaubier, duo americano voglioso di successo. Fermin Aldeguer, Zonta Var Der Goorbergh, Sean Dylan Kelly, Ai Ogura... tutti sicuri protagonisti, però il più considerevole appare Jake Dixon, anche perché la MotoGP ha bisogno di un britannico? Che c'entra questo? Lasciare la Moto2 nel migliore dei modi lo aiuterebbe nel grande salto.

Acosta iridato Moto2 al primo colpo: meglio ripetere o il salto in MotoGP?


Nemmeno Marc Marquez ha dovuto risolvere un rebus del genere. Ancora più indietro, neppure Valentino Rossi lo ha fatto. Andiamo per gradi: lo spagnolo ha vinto in 125 al terzo anno. In Moto2 al secondo. In MotoGP al primo. L'italiano ha fatto sua la 125 al secondo colpo, la 250 idem, la 500 altrettanto. Nel caso del Dottore, la MotoGP ha un discorso diverso: lui apparteneva già alla top class iridata.

Pedro, quindi, o che tu farai? Immaginate se il rookie ripetesse l'impresa realizzata in Moto3: titolato di primo acchito e zitti tutti. Che farebbe, in quel caso, Acosta? Avrebbe senso rimanere nella middle class, malgrado nel 2023 avrà lui solo 19 anni?

Restare dove si è già vinto, è rischioso: le pressioni e le responsabilità aumentano e, in caso di sconfitta, le quoazioni calano e i treni si perdono. Dunque, si ipotizza una cosa del genere: Pedro Acosta vince subito il titolo della Moto2 e, non avendo più nulla da dimostrare, salta in MotoGP nel 2023. Subito. Con quale Casa, KTM? Mmm, su questo non ci giureremmo. 

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi