Test Valencia, Acosta: “Il mio debutto? Meglio di come l'avevo sognato”

Test Valencia, Acosta: “Il mio debutto? Meglio di come l'avevo sognato”© Luca Gorini

Pedro ha guidato per la prima volta la RC16: “La MotoGP è impressionante sotto ogni punto di vista, ma voglio diventare competitivo in fretta”

28.11.2023 19:46

Pur essendo l'unico rookie della prossima stagione, su Pedro Acosta si sono già create (comprensibilmente) tantissime aspettative. Lo spagnolo, campione in carica della Moto2, ha vinto tre titoli negli ultimi quattro anni e ha già parecchi occhi puntati addosso, ma a parte una piccola scivolata nel finale della sessione, i suoi test con la MotoGP a Valencia sono stati tutto sommato positivi. Ecco le sue impressioni dopo il debutto in sella alla GASGAS del team Tech3.

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Acosta: “Mi hanno colpito tanti aspetti, ma mi sono divertito”


"Spero non passi troppo tempo prima di vincere il mondiale", ha esordito un Acosta decisamente contento. "Scherzi a parte, penso di poter diventare competitivo quanto prima, perché il salto in MotoGP è impressionante, ma mi ha davvero colpito la quantità di persone che lavorano sulla moto appena rientro ai box dopo ogni sessione. La moto è pazzesca sotto ogni punto di vista, dalla frenata all'elettronica, e non esiste nulla di simile per prepararsi a questa potenza, ma il modo in cui sono stato accolto in squadra mi ha fatto sentire immediatamente a casa".

"Mi sono divertito da matti in questa prima giornata da pilota MotoGP e, anche se normalmente sarei arrabbiatissimo per una ventesima posizione, questa volta sono contento per il mio debutto. Il team non mi mette pressione, ma anzi sono consapevoli del mio potenziale e mi hanno già chiesto le prime impressione per cercare di adattare la moto il più possibile al mio stile di guida, anche se forse sono loro a dover dare a me qualche dritta”, scherza Pedro.

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“La caduta? Un mio errore, ma va bene così”


"E' bizzarro da dire, ma con le dovute proporzioni la MotoGP è più vicina alla Moto3 che alla Moto2, specialmente per il modo in cui bisogna curvare", ha poi aggiunto il campione Moto2 di quest'anno. "La scivolata a fine giornata è stata un mio errore, ma va benissimo così e anche questo serve per crescere, perché ora so cosa non fare in queste situazioni".

Infine, non è mancata una battuta sul nuovo numero di gara: "Ho scelto di correre con il 31 perché è quello che esteticamente si avvicina di più al 37, che sarebbe il mio vero numero di gara. Ora che la stagione è finita, voglio prepararmi dal punto di vista fisico perché so che Valencia è una pista che non richiede particolari sforzi, ma a Sepang sarà già diverso. Per ora, mi godo i ricordi di questa giornata che è stata ancora più bella di come me l'ero immaginata".

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