"La pista del Motorland non mi è mai piaciuta fin da quando ero bambino" dice il francese di Yamaha nella tradizionale conferenza stampa pre gara
Dopo la cocente delusione di Silverstone con il ritiro per l’abbassatore posteriore rotto, Fabio Quartararo si presenta ad Aragon desideroso di fare un buon risultato, seppur su una pista che non gli piace e che non si addice alla Yamaha.
“Già una o due ore dopo – esordisce Quartararo – era passato tutto. Erano più gli aspetti positivi che non quanto è successo. Era tanto tempo che non mi sentivo così bene sulla moto, ero veloce. Dobbiamo prendere gli aspetti positivi di quel weekend, eravamo veloci anche nei long run, in qualifica riusciamo ad essere veloci per un giro, cosa che faticavamo a fare nelle Sprint ed in gara. Questo è stato un passo avanti per noi, vediamo cosa possiamo fare in futuro.”
Tornando a quanto è successo a Silverstone, Quartararo si esprime così parlando del suo amico Tom: “E’ stato un momento difficile. Tom è uno dei pochi che ascolto, forse l’unico che potevo ascoltare in quel momento. Mi ha detto che ero veloce, che potevo farcela, testa alta e guardare alla prossima gara.”
Parlando di Aragon e del test di lunedì spiega: “Non mi piace la pista, non mi piace il layout, non sono mai andato veloce. Penso che sia un momento importante per noi perché veniamo da piste diverse sulle quali siamo andati veloci. L’anno scorso qui eravamo completamente in fondo alla griglia, facevamo molta fatica per via dei lunghi rettilinei, del basso grip e del gran caldo. Se riusciamo ad andare forte qui ed essere costanti penso non ci siano più dubbi sulle prossime piste e potremo lottare per delle buone posizioni. Proveremo un nuovo motore lunedì, sugli altri pezzi non so nulla. Come tutti sanno, ci manca grip e stiamo cercando una configurazione per migliorare. L’unica cosa che so adesso è il motore. Il V4? Potrebbe essere una sorpresa.”
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