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Solo l'otto volte iridato fa la differenza con la Desmosedici GP25, mascherandone i problemi. C'è il sospetto che, inconsciamente, Borgo Panigale stia ripetendo l'esperienza vissuta con l'australiano Casey

MotoGP, effetto Marquez: la Ducati si sta "Stonerizzando"?

<p>Solo <strong>Marc Marquez</strong> riesce a fare la differenza sulla Desmosedici GP25. Se lo avete gi&agrave; letto o sentito, il concetto non vi risulter&agrave; nuovo. Indipendentemente al trovarsi d&#39;accordo o meno, i dati parlano chiaro: l&#39;otto volte iridato &egrave; leader della classifica <em>MotoGP</em>, forte di 3 successi domenicali e 5 Sprint del sabato. I paridotati ricoprono terza e sesta pdsizione, e mai hanno copiato il passo del numero 93. In un momento cruciale del campionato e dopo le fatiche palesate dalla Ducati a Silverstone, ci sta sorgendo u piccolo ma forte dubbio. <strong>E riguarda il passato e un certo 27.</strong></p>

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<h2>MM93 non vince dal Qatar, ma &egrave; ancora in testa</h2>

<p>Quasi ce ne eravamo scordati: il trentaduenne di Cervera manca dal gradino pi&ugrave; alto del podio dalla tappa di Lusail, Qatar. Ovvero, il quarto dei sette appuntamenti completati. Okay, poi ha fatto sue le Sprint di Jerez e Le Mans, <strong>per&ograve; il digiuno di Gran Premi suona a m&ograve; di campanello d&#39;allarme.</strong></p>

<p>Gli altri, dicevamo. La Desmosedici GP25 &egrave; appannaggio pure di Pecco Bagnaia, purtroppo al secondo &quot;zero&quot; consecutivo domenicale e in manifestata scarsa confidenza in sella. Fabio Di Giannantonio, ottimo terzo in Gran Bretagna, vede in classifica piloti Honda e Desmosedici GP24 a precederlo.&nbsp;</p>

<p>Sono Johann Zarco e Franco Morbidelli. Il francese LCR e la RC213 V rappresentano la positiva sorpresa del momento, l&#39;italo-brasiliano &egrave; indipendente VR46 che, al pari di Alex Marquez al secondo posto, usa la quattro cilindri bolognese versione 2024. <strong>Proprio questa, a volte, appare superiore e meglio equilibrata.</strong></p>

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<h2>Marquez come Stoner? Guida sopra i problemi e del tutto unica&nbsp;</h2>

<p>Era successo in Honda, volete vedere che si sta ripetendo in Ducati? Impossibile negare un fatto: Marc Marquez guida d&#39;istinto, mascherando i problemi della moto in oggetto, usando le proprie qualit&agrave; di funambolo, equilibrista e sprezzante del pericolo. Il suo talento, lo avete detto voi, colma eventuali lacune del mezzo meccanico. <strong>Sulla RC213V solo lui vinse i titoli dal 2013 al 2019, ai compagni di squadra momentanee soddisfazioni.</strong></p>

<p>Come era Casey Stoner, del resto. L&#39;australiano, spesso, se ne infischiava dell&#39;assetto di fino e, durante la fase di sviluppo, percorreva una via completamente personale, escludendo alcuni aiuti elettronici &quot;Sta porcheria&quot; e senza arrovellarsi su telaio rigido, morbido, altezze o distanze. Il suo polso destro e una testa pi&ugrave; unica che rara facevano la differenza, <strong>mentre i compagni di Marchio in Ducati - un po&#39; anche in Honda - risultavano disorientati e sempre appesi a un filo.&nbsp;</strong></p>

<p>Eccoci al sospetto: non &egrave; che in Ducati - inconsciamente e involontariamente- si sta materializzndo medesima dinamica? MM93 ha cominciato i test forte, ha debuttato vincendo, ha continuato a farlo e, nonostante non vinca dal Qatar, rimane il dominatore della serie. Magari, malgrado ben si sappia che Borgo Panigale segua i piloti allo stesso modo, <strong>sta succedendo che la via di sviluppo della GP25 &egrave; condizionata proprio dal talento smisurato del catalano, che maschera le falle come faceva Casey Stoner.</strong> L&#39;aussie lo faceva in Ducati come in Honda. Marc lo ha fatto in Honda, in Ducati lo fa, come spiegato dagli ordini di arrivo.</p>

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