MotoGP, la Honda suona la carica. Mir: "Non potevo chiedere di più"

Il due volte iridato ha mostrato evidenti miglioramenti a Buriram, ma non dorme sugli allori: "Mi preoccupa il motore, perdiamo tanto in rettilineo"

17.02.2025 15:23

È ancora presto per trarre conclusioni, ma i test invernali della MotoGP hanno sancito la parziale riscossa delle Case del Sol Levante. Se la Yamaha ha sorriso in Malesia, a emanare vibrazioni positive in Thailandia è stata la Honda, finalmente capace di trovare costanza e velocità. Specie sul passo gara dove, nelle simulazioni Sprint, Joan Mir si è dimostrato all’altezza di Fabio Quartararo.

Segnali positivi, dunque, che andranno riconfermati tra due settimane quando – sempre a Buriram – si svolgerà il primo GP dell’anno. Intanto restano i commenti di Mir, mai così fiducioso dal suo approdo in HRC.

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Honda: i miglioramenti di Joan Mir


Lo spagnolo ha concluso l’ultima sessione di collaudi al sesto posto a mezzo secondo da Marc Marquez nella classifica combinata, togliendo più di sei decimi dal crono realizzato nelle qualifiche del GP 2024 (1’29.399 contro 1’30.045) ma soprattutto mostrando un importante miglioramento dal punto di vista del ritmo. Il campione del Mondo 2020 della top class ha completato una simulazione di 13 giri oscillando tra il 1'30.071 e 1'30.771: nella Sprint dell’anno scorso, completata sulla stessa distanza presa in esame durante i test, il miglior tempo di Joan era stato (utilizzando gomme hard e con 46° di temperatura asfalto, contro i 36° di quest'anno) un 1'30.735, scendendo solo quattro volte sotto il muro dell’1’31.  

Il ritmo che abbiamo mostrato e anche nel giro veloce è il migliore da quando sono in Honda – ha confermato il #36 – abbiamo fatto solo un time attack vero e proprio e non siamo riusciti a mettere insieme tutto, mentre altri piloti hanno fatto due tentativi. Dunque, questo mi rende felice perché significa che abbiamo ancora un po’ di margine e avremmo potuto essere ancora più in alto in classifica. Non posso chiedere di più. Detto questo, ci sono ancora alcune cose che dobbiamo migliorare”.

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