ll metodo di Borgo Panigale è rinomato: dopo le consolidate Desmosedici GP24, ci penseranno le moto ufficiali a battere tutti
Nel recente lustro, mai Ducati ha sbagliato una moto. Okay, magari qualche progetto era un po' acerbo, bisognoso di parecchi test e messe a punto, tuttavia da un modello all'altro i miglioramenti sono arrivati progressivamente, al pari dei risultati.
Dalla GP21 - già ottima - alla GP22 fu compiuto un grosso salto, maggiore tra la GP22 e la GP23. Poi, idem tra la GP23 e la GP24. Andando a ritroso, troviamo: Pecco Bagnaia ha avvicinato il titolo 2021 - andato a Fabio Quartararo su Yamaha - nel 2022 il torinese l'ha centrato, bissandolo nel 2023, battuto invece da Jorge Martin nel 2024.
Qualche noia o esigenza da mettere in conto, nessuno dei piloti ufficiali sarebbe tornato indietro, scegliendo la moto "vecchia". Anche perché Gigi Dall'Igna lo avrebbe caldamente sconsigliato, addirittura "proibito": se l'Ingegnere delibera una versione, significa che può solo andare avanti. E così fu. Così è, così sarà.
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