Acosta sul podio anche ad Austin: “È la gara più bella della mia carriera”

Acosta sul podio anche ad Austin: “È la gara più bella della mia carriera”© Luca Gorini

Il rookie della GasGas sale sul secondo gradino del podio alle spalle di Vinales, conquistando la seconda top3 consecutiva

14.04.2024 ( Aggiornata il 14.04.2024 23:46 )

Nuovamente tra i protagonisti, più che un rookie sembra un veterano, Pedro Acosta si è tolto la soddisfazione di guidare anche per la prima volta la gara. La maturità del diciannovenne di Murcia è incredibile anche nell’analisi del post Sprint con la scelta di passare alla gomma media per la gara lunga.

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Pedro Acosta, non il solito rookie

Che Pedro Acosta potesse essere uno dei nomi del futuro era certo, forse non tutti si aspettavano potesse esserlo anche del presente. Il rookie spagnolo dopo poche gare è già una certezza della MotoGP portando una ventata d’aria fresca e anche grazie a lui le gare sono sempre più emozionanti: “Mi sono divertito come un bambino! Era dalla Moto3 che non mi divertivo così in una gara, battagliando con Jorge e Marc anche se poi è caduto. Poi è arrivato Maverick e l’ho passato e mi ha superato di nuovo. Per me è la gara più bella della mia carriera anche se ho fatto secondo”.

Il podio di oggi è stato frutto di una scelta controtendenza rispetto a tutte le Ducati ed anche alle ufficiali KTM: la scelta della gomma media al posteriore. Come ha rivelato nel retro podio, Pedro nelle simulazioni dopo la Sprint sarebbe arrivato al termine della gara “lunga” portando la morbida oltre il 140% di usura. La scelta era dunque obbligata: “Ieri ho distrutto la gomma dietro, stando alle spalle di Marc. Quando mi ha passato Jorge poi non avevo più grip per resistere. L’unico modo per finire la gara oggi era usare la media, l’ho provata nel warmup solo per cinque giri ed ho detto ai ragazzi del team che era l’unico modo per finire la gara. Per cui grazie a loro perché hanno lavorato come matti per riuscire a fare un weekend così”.

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Acosta professione staccatore

In questi primi tre weekend di MotoGP è sempre più evidente come Pedro Acosta sia probabilmente diventato in pochissimo tempo uno dei riferimenti in staccata. Quando si ha l’impressione che possa andare lungo, il pilota di Murcia riesce sempre a rimettere la moto al punto di corda: “Mi piace tanto fin dalla Moto3 frenare forte. L’ho detto dall’inizio anno che la KTM stava arrivando, Brad per me resta ancora il migliore. Poi ci sono tutte le informazioni che arrivano dal test team con Dani e Pol, loro provano tantissimo per noi e per le gare e il miglioramento che abbiamo fatto nella Sprint è merito loro”. Guardando avanti è lecito iniziare a pensare a piste favorevoli a Pedro sulla quale possa arrivare la prima vittoria: Non voglio dire una pista dove posso vincere, ma le piste che mi piacciono di più sono Portimao, Phillip Island e il Mugello. Non partirò però per vincere perché quello porta solo più pressione”.

Pedro Acosta è il più giovane in MotoGP, in una topclass che negli ultimi anni ha portato avanti un evoluzione sempre più estrema a livello di prestazioni e aerodinamica: “Anche Martin o Pecco non credo che abbiano mai guidato senza l’aerodinamica. È vero che io non ho dovuto riadattare lo stile perché per me la moto non è più pesante rispetto a prima. Per me quello che dicono gli altri è così dal primo giorno quindi non credo sia un vantaggio ma semplicemente una cosa naturale. Stai guidando con i 22 piloti più forti al mondo e tutti sappiamo cosa fare”.

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