MotoGP come la F1? E se accadesse il contrario?

MotoGP come la F1? E se accadesse il contrario?

Il potere e le idee Dorna sono forti, radicate, funzionano: Liberty Media potrebbe fruirne, a favor della massima serie a quattro ruote

03.04.2024 ( Aggiornata il 03.04.2024 15:56 )

Affare fatto, strette di mano, comunicati ufficiali, sorrisi e propositività. Bella immagine, per una MotoGP presa dalla Formula 1, o meglio, per Liberty Media che ha acquisito la maggioranza di Dorna, società che detiene i diritti della massima serie a due ruote. Vengono sparati commenti quali "adesso la MotoGP verrà formulaunizzata", potrà in parte accadere, ma immaginate se, invece, la Formula 1 diventasse "Motogipizzata"...

Carmelo Ezpeleta resta al timone della MotoGP

Lo capiamo, e chi farebbe diversamente? Carmelo Ezpeleta ha ceduto pezzi- non completamente - di due delle sue creature, ovvero, Dorna e la MotoGP, però rimanendone al timone. Il massimo rispetto per questo uomo, sì businessman e abituato al controllo, ancora desideroso di prendere aerei, fare viaggi, accettare sbattimenti.

Perché, sebbene corrispondenti a introiti, di tali si tratta. L'esperto catalano, classe 1946, rimmarà in qualità di Amministratore Delegato, sicché con un ruolo determinante, importante. Come avevamo scritto in questo articolo, facile era darlo per giubilato, difficile trovarne un sostituto all'altezza. E così sia, almeno per un po'.

Dorna è potente, struttura, conosce il motociclismo

Per "potente", non intendiamo una sorta di Impero Galattico in stile Guerre Stellari, anche perché Carmelo Ezpeleta non è Darth Vader. Macché. Chiaro è, tuttavia, come Dorna sia intrallazzata in vari ambiti, tra cui: Motomondiale con tutte le quattro classi, SBK e relative categorie, CEV e placet a Red Bull Rookies Cup,  ETC e Asia Talent Cup, oltre al MiniGP Ohvale World Series.

Un pacchetto notevole, invidibiale, forse ineguagliabile. Qualcuno dice "Frutto dei soldi". Può darsi, ma giriamo il concetto: e se il denaro fosse il frutto di impegno e investimenti?. Segreto non è che, durante il tedioso periodo pandemico, la società detentrice diritti (e doveri) ci abbia messo del proprio, in termini economici e organizzativi. 

Dorna conosce l'ambiente, gli ambienti, sa cosa sia il motociclismo, da almeno 30 anni, diciamo quasi 40. Il motociclista, seppure evoluto, mutato, nutre esigenze particolari, spesso incomprensibili a chi motociclista non è. Tenere conto di quanto elencato e soddisfare sponsor, TV, team e piloti. Solo Dorna ha saputo farlo e, se dichiarate il contrario, dimostratelo.

Formula 1 come MotoGP? Perché no?

Troviamo timori & paure in coloro giurino questo: "Ecco, lo sapevo. Adesso che Liberty Media ha comprato la MotoGP sapete che farà? La rovinerà, no di più, la rovinerà completamente. Poi non dite che non ve lo avevo detto: le gare saranno noiose, addio sport, solo show e contorno!"

Evviva l'ottimismo, che dire?! Eviteremmo certe pontificazioni, per diversi motivi: prevedere cosa, esattamente, succederà è da veggenti, e qui di veggenti non se ne contano. Forse è quasi insensato provarci, casomai, sarebbe meglio stilare l'evoluzione del panorama: coinvolta è pure la SBK, rimarrà sotto Dorna o verrà venduta? Solo una delle numerose questioni a cui rispondere passo passo.

Nel frattempo, l'immaginazione gioca. E se la Formula 1, ora in sinergia - così è stato promesso - con la MotoGP, diventasse un po' a due ruote? Tra i campionati automobilistici e la Formula 1 vige grosso distacco, assente nel motociclismo: chi corre nel CIV oggi, domani potrebbe saltare in Moto2, oppure dal BSB alla Moto3 o in Supersport. E le gare così lunghe: davvero il pubblico desidera l'ora e mezza di azioni - in cui, spesso, accade poco e nulla - della Formula 1? Non sarebbero meglio 45 minuti a full gass, senza rifornimenti e cambi gomme?

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