Autodromo Internacional do Algarve: l’analisi delle criticità per la MotoGP

Autodromo Internacional do Algarve: l’analisi delle criticità per la MotoGP© Luca Gorini

Ecco tutto quello che c’è da sapere sul tracciato di Portimao, dove nel fine settimana si svolgerà il secondo appuntamento del Motomondiale

22.03.2024 ( Aggiornata il 22.03.2024 10:01 )

La MotoGP è ripartita in Qatar esattamente come era finita lo scorso anno a Valencia, ovvero con la Sprint a Jorge Martin e la gara lunga a Bagnaia. In virtù dei risultati di Lusail, Pecco si trova già leader della classifica con un paio di punti di vantaggio sullo spagnolo.

Portimao diventa quindi un banco di prova interessante per le ambizioni di tutti i piloti: lo scorso anno Bagnaia aveva centrato la doppietta nell’appuntamento di apertura della stagione, Marquez aveva fatto segnare la pole salendo poi sul podio nella Sprint. 

Da tenere d’occhio in questo weekend non soltanto Bagnaia e Martin ma anche lo stesso Marc Marquez con la Ducati di Gresini ed il rookie terribile Pedro Acosta dopo la sbornia qatariota della decina di giri nel gruppo di testa. 

La storia, caratteristiche ed incidenti avvenuti al Autódromo Internacional do Algarve


Il complesso dell’Autodromo Internacional do Algarve (che comprende la pista in sé, la pista da go-kart, uno sterrato per l’off road, un hotel, un complesso di appartamenti, un centro tecnologico ed un centro sportivo) è stato inaugurato nel novembre del 2008.

Il tracciato, lungo 4,59 km e con una sede stradale larga 18 metri, consta di un rettilineo principale di quasi 1000 metri (970 metri per la precisione) che termina con una staccata in picchiata verso il complesso delle prime curve. Viene soprannominato “rollercoaster” non a caso, è un saliscendi continuo ed è caratterizzato anche da due “picchiate” cieche molto simili tra loro (la prima verso curva 9, la seconda verso curva 12). Le curve del tracciato portoghese sono in totale 15, 6 a sinistra e 9 a destra con un lungo curvone verso destra che immette, leggermente in salita, sul lungo rettilineo.

Essendo un tracciato entrato solo nel 2020 nel calendario del Motomondiale, tre sono gli incidenti degni di nota registrati sul tracciato dell’Algarve: quello pauroso di Jorge Martin nelle FP3 del 2021, quello multiplo in Moto2 nella gara del 2022 e quello di Pol Espargarò nelle prove libere 2 della gara dello scorso anno.

Il povero Jorge Martin è stato catapultato via dalla sua Ducati tra curva 6 e 7 atterrando violentemente sull’asfalto e rotolando diverse volte nella ghiaia. Lo spagnolo, con quell’incidente, si è procurato la frattura del primo metacarpo della mano destra e del malleolo mediale destro, saltando tre gare. 

Durante la gara della Moto2 del 2022, invece, diversi piloti sono stati sorpresi dall’arrivo della pioggia in curva 2 e si è venuta a creare una caduta continua di piloti con anche una moto incendiata.

Nel secondo turno di prove libere, Pol Espargarò è caduto violentemente alla curva 10 del tracciato finendo rovinosamente contro le barriere non protette da airfence e procurandosi diverse fratture.

I tratti caratteristici del Circuito del GP del Portogallo


I punti di frenata più difficili del tracciato portoghese sono: curva 1, si arriva in picchiata dal rettilineo ed è facile sbagliare il punto di frenata per l’inserimento della prima delle due destre, curva 5, un tornante verso sinistra in contropendenza in discesa dove è facile perdere l’anteriore della moto (Rins ne sa qualcosa, nel 2021 cadde proprio in quel punto mentre seguiva Quartararo), curva 10-11, un altro tratto che mette in crisi l’anteriore della moto (Zarco ha perso l’anteriore della sua Ducati in questo tratto dopo il sorpasso subito da Bagnaia), cambio veloce di direzione uscendo dalla picchiata della 9 per poi frenare a moto dritta e fare la 11. 

I punti invece dove poter superare sono: staccata di curva 1 anche se è molto facile subire un controsorpasso se non si chiude bene la traiettoria, staccata di curva 5 anche se bisogna calibrare bene la frenata per non perdere l’anteriore sugli avvallamenti, tratto 10-11 se si esce bene dalla 9 si può portare un buon attacco in quel punto, curva 13, la sinistra lenta nel T3 del tracciato. Azzardato invece pensare di portare l’attacco alla 14, comprometterebbe la percorrenza della 15 la lunga curva finale che immette sul traguardo. 

Statistiche e record del Gran Premio del Portogallo


Il Gran Premio del Portogallo mancava dal calendario del Motomondiale dal lontano 2012, quando si correva sul tracciato dell’Estoril, alle porte di Lisbona. Vinsero in quell’occasione Sandro Cortese in Moto3, Marc Marquez in Moto2 e Casey Stoner in MotoGP.

Con il rientro del GP del Portogallo nel 2020 (e dell’Algarve nel 2021) sul tracciato di Portimao, sono Fabio Quartararo e Raul Fernandez a detenere la palma di pluri vincitori con due vittorie ciascuno (Raul ne ha una in Moto3 ed una in Moto2, mentre Fabio tutte e due in MotoGP nel 2021 e 2022), anche Pedro Acosta ne avrebbe due, ma la seconda l’ha ottenuta nel Gran Premio dell’Algarve sempre del 2021.

Lo scorso anno il podio in MotoGP è stato Bagnaia-Vinales-Bezzecchi, quello Moto2 Acosta-Canet-Arbolino mentre quello Moto3 Holgado-Munoz-Moreira.

Per quanto riguarda la MotoGP, Pole e All Time Lap Record sono di Marc Marquez in 1’37”226 fatti segnare nelle qualifiche 2023. Il nuovo giro record in gara è di Aleix Espargarò in 1’38”872.

Per la Moto2, la Pole 2023 è di Filip Salac in 1’42”323 mentre l’All Time Lap Record è di Aron Canet sempre del 2023 in 1’42”003. Il giro veloce in gara è di Pedro Acosta in 1’42”525 mentre resiste il giro record di Remy Gardner del 2020 in 1’42”504.

Last but not least la Moto3: Pole 2023 ed All Time Lap Record sono di Ayumu Sasaki in 1’46”798 mentre il nuovo giro record in gara è di Deniz Oncu in 1’47”563

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