Più MotoGP “in chiaro” nel 2024: un vantaggio per tutti!

Più MotoGP “in chiaro” nel 2024: un vantaggio per tutti!© Luca Gorini

Il passaggio alla PayTV del motomondiale ha dato un drastico taglio alla visibilità dei piloti per il pubblico generalista che ora sono conosciuti solo dagli appassionati

26.02.2024 ( Aggiornata il 26.02.2024 17:25 )

Da quando nel 2014 la MotoGP è passata su Sky, il pubblico generalista ha perso la possibilità di “inciampare” nel motomondiale facendo zapping la domenica pomeriggio e restare poi incollati alla TV a seguire le imprese di Valentino Rossi, Max Biaggi, Loris Capirossi e Marco Melandri. Oggi la MotoGP vanta addirittura ben 5 italiani in grado di vincere nella top class ma il pubblico generalista quasi non li conosce. Ecco perchè la PayTV ha scelto di trasmettere in chiaro tutte le Sprint e quasi un terzo dei GP del 2024.

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Che ascolti con la TV “in chiaro”!

Il tema dei diritti televisivi è un tema caldo che inizia ad essere affrontato senza troppi problemi anche dai piloti e dagli ex campioni come Jorge Lorenzo. Il maiorchino lo scorso anno aveva indicato la PayTV (in Spagna il motomondiale, la SBK e la F1 sono trasmessi da Dazn) come uno dei motivi per cui i piloti di oggi non sono più riconosciuti come stelle. Recentemente anche Alex Marquez ed il baby fenomeno Pedro Acosta hanno rincarato la dose: “Ora solo i veri appassionati di moto guardano le gare. Prima nei bar, in chiaro, le guardavano dalla nonna del paese ai nipoti. Ora, se il padre non è un grandissimo appassionato di moto, i figli difficilmente accenderanno la tv per guardare la MotoGP” aveva detto il pilota di Cervera mentre gli ha fatto coro il Campione del Mondo Moto2 in carica: “Abbiamo un problema: in tanti Paesi la gente deve pagare per vedere le gare in TV e questo non è un bene. Quando ero bambino, mi ricordo che in ogni ristorante all’ora di pranzo si potevano vedere le gare in TV”. Quello che hanno detto i piloti è vero ed è confermato anche dai dati di ascolto italiani. Per il round d’apertura del motomondiale 2007 in Qatar dove Casey Stoner conquistò la sua prima vittoria in MotoGP battendo Valentino Rossi, gli italiani davanti alla TV furono 6.337.000 per uno share del 38,24%, lo scorso anno il round d’apertura in Portogallo vinto da Francesco Bagnaia in diretta su Sky fu seguito solo da 824.000 spettatori per uno share dello 6,6%.

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La MotoGP torna in chiaro… a metà

L’Italia negli ultimi anni ha rialzato la testa nel motomondiale, terminata la carriera di Valentino Rossi i “suoi ragazzi” della Academy hanno fin da subito monopolizzato le primissime posizioni della MotoGP ma non solo anche piloti come Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio cresciuti ed arrivati in MotoGP senza passare dalla VR46 Riders Academy sono riusciti a conquistare la vittoria con in MotoGP. Però questi piloti sono quasi sconosciuti al pubblico generalista, se chiedete alla “casalinga di Voghera” chi è Valentino Rossi la risposta sarà quasi certamente corretta. Cosa che purtroppo non potrebbe accadere con il nome del dominatore della MotoGP degli ultimi due anni Francesco Bagnaia. Non bastano le ospitate agli show televisivi o al Festival di Sanremo per farsi conoscere, i piloti di oggi non sono star come i loro predecessori semplicemente perché non gli si da modo di essere visti. Non bastano i social per poter essere conosciuti, tra l’altro a proposito di social: il profilo Instagram della MotoGP vanta 15,3 milioni di follower, quasi un milione in meno del profilo di Valentino Rossi. I piloti attuali della MotoGP? Marc Marquez è il migliore con 7 milioni poi seguono, molto staccati, Fabio Quartararo a 2,4 milioni e Francesco Bagnaia a 1,5. Tutti gli altri piloti della top class sono abbondantemente sotto il milione di seguaci. 

Il motociclismo è uno sport di nicchia, anche rispetto alla Formula1, l’unico modo per permettere al pubblico generalista di conoscere gli attuali piloti ed appassionarsi a loro è tornando a trasmettere le gare in chiaro. Per questo Sky per il 2024 ha deciso di trasmettere tutte le Sprint in diretta in chiaro su TV8, oltre a 6 GP su 21 della domenica pomeriggio. La Sprint “in chiaro” può essere il giusto modo per avvicinare un pubblico che negli ultimi dieci anni ha perso la MotoGP come rito collettivo del fine settimana. Il format della Sprint inoltre per via della sua spettacolarità, della sua rapidità (le gare durano circa 20 minuti) e per l’ora in cui si disputa il sabato alle 15 è perfetto per far tornare la passione delle due ruote anche a chi magari dopo Valentino Rossi non ha più sentito parlare di MotoGP.

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