VR46, Di Giannantonio: “Primo pilota non-Academy del Team? Almeno sono davanti in qualcosa”

VR46, Di Giannantonio: “Primo pilota non-Academy del Team? Almeno sono davanti in qualcosa”© Pertamina Enduro VR46 Racing Team

“Non avere ancora vinto il Mondiale mi dà la motivazione ogni giorno” dice il pilota romano alla presentazione del team a Riccione

24.01.2024 ( Aggiornata il 24.01.2024 19:49 )

Da un team Ducati ad un altro per Fabio Di Giannantonio, passato a fine 2023 da Gresini al Mooney VR46 oggi Pertamina Enduro VR46 Racing Team. E’ il primo caso di un pilota non-Academy all’interno del team capitanato da Valentino Rossi e Uccio Salucci, una situazione nuova sia per la squadra che per lo stesso pilota romano. 

L’anno scorso – esordisce Di Giannantonio – abbiamo fatto un grandissimo percorso ed una grandissima crescita, ma adesso dobbiamo focalizzarci sul presente, su quello che è il mio nuovo cammino in questo team pazzesco. Sono molto contento di farne parte e sarà un bell’anno insieme.”

Proverò ad essere veloce fin dall’inizio – prosegue il pilota romano – la nuova moto è migliorativa in alcune aree mentre in altre c’è da lavorare un po’. Sono sicuro che con la squadra di quest’anno possiamo fare un ottimo lavoro, sarà importantissimo lavorare bene dai primi test per arrivare pronti in Qatar.”

Sugli avversari di quest’anno ammette: “Tutti sono pericolosi in MotoGP, noi piloti Ducati saremo molto veloci. C’è qualche casa che sta lavorando molto e bisogna stare attenti, Honda e Yamaha hanno fatto buoni acquisti a livello di tecnici, saremo in tanti che andremo forte quest’anno.” 

Di Giannantonio e i lavori al Mugello per la sicurezza


Con queste MotoGP sempre più veloci e potenti, i circuiti si devono adeguare a quanto stanno progredendo le moto. E’ il caso del Mugello che sta ampliando la distanza tra muro e pista sul rettilineo principale per aumentare la sicurezza in quel punto. A tal proposito Di Giannantonio spiega: “Allontanare il più possibile i muri è una soluzione molto valida, la cosa più pericolosa di tutte è quando un pilota cade ad alta velocità e arriva molto vicino al muro, non è proprio il massimo. Se hanno deciso di fare questa operazione hanno fatto le loro valutazioni.

Test di Sepang e gara in Qatar: il Di Giannantonio-pensiero


La prima tappa 2024 per quanto riguarda la MotoGP sono i test ufficiali a Sepang in programma dal 5 febbraio. Un appuntamento importante per togliere un po’ di ruggine dopo i mesi invernali senza toccare una MotoGP. Di Giannantonio dice: “Sepang mi serve per ritrovare il feeling, sono mesi che non tocco una MotoGP nonostante a casa mi posso allenare con qualsiasi cosa, la MotoGP però è un’altra cosa. Sarà importante ricominciare e ritrovare tutti gli automatismi.” 

Sulla prima gara in Qatar dice: “E’ una pista che mi piace molto, ho un ricordo incredibile dell’ultima volta che siamo stati lì. Sarà importante lavorare bene per cercare di arrivare pronti, sarebbe un sogno ripartire da come abbiamo finito in quella gara. C’è tanto lavoro da fare, bisogna essere concentrati prima sui test in Malesia e poi su quelli in Qatar.

Di Giannantonio tra l’accoglienza nel team VR46 e la preparazione


Il pilota romano ha fatto la storia, è il primo pilota non-Academy a far parte del team VR46. Nonostante questo, è stato accolto bene da tutto lo staff della squadra che fa capo ad Uccio Salucci e Valentino Rossi. “Mi hanno accolto molto bene – spiega Diggia – è un team molto professionale, la cosa che più mi ha colpito è che è un team fatto sulle esigenze del pilota e che è il team di Valentino si sente, ti fa sentire al centro del progetto. E’ una cosa nuova per me e mi piace, qualsiasi esigenza ha il pilota il team si mette a disposizione per farlo andare forte.” 

Sulla preparazione insieme ai piloti Academy il pilota romano si esprime così: “Abbiamo fatto la storia, sono il primo pilota non-Academy ad entrare nel team VR46. Stiamo integrando il lavoro che faccio a casa con quello che fanno loro ma non sono un pilota Academy. La mia preparazione rimarrà la stessa dell’anno scorso e che ha funzionato. Cercherò di integrare quello che può essere meglio per me da loro e di dare una mano con quello che ha funzionato per me. Ci sarà una integrazione ma non un cambio di preparazione.”

Sul fatto di essere il primo pilota non-Academy prosegue con una battuta: “E’ una bella cosa, sono primo in qualcosa quest’anno.” 

Di Giannantonio, Marc Marquez e gli obiettivi


Nella stagione che comincerà a breve, si assisterà anche al primo scontro ufficiale a pari moto tra Di Giannantonio e Marc Marquez, dopo le vicissitudini della fine dell’anno scorso. “La mia più grande motivazione – ammette il pilota romano – è quella di non avere delle stelle con me, la stella di campione del mondo. E’ quella che mi fa alzare la mattina e darmi da fare in palestra o in moto, la motivazione più grande è quella di essere il numero 1.” 

Di Giannantonio fissa alcuni obiettivi da qui a fine anno: “Sarò contento se avrò continuato a crescere come pilota, a imparare tante cose e se avrò raggiunto risultati migliori rispetto all’anno scorso.”

Bezzecchi e Rossi: il Di Giannantonio-pensiero


Il compagno di squadra di Fabio nella stagione che si aprirà a breve sarà Marco Bezzecchi, con il quale ha condiviso il percorso simile di crescita, dal CIV fino alla MotoGP: “E’ una cosa curiosa, durante le gare mi è capitato di vedere chi avevo intorno e tra Bez, Pecco ed Enea siamo sempre noi fin da piccoli. Abbiamo solo moto più grandi e con più gente intorno, non è una situazione diversa dal solito avere Bez come team mate ma è bellissimo.” 

Sul rapporto con Valentino Rossi dice: “Abbiamo scambiato poche parole riguardo il lavoro da fare in pista, siamo ancora agli inizi. E’ stato carino a darmi la sua disponibilità per qualsiasi cosa io abbia da chiedergli, per me è una cosa della quale vado orgoglioso e grato, dal GOAT si può solo imparare e durante la stagione ci saranno occasioni per chiedergli delle cose.”

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi