MotoGP, Martin: “Nel 2025 voglio una ufficiale, non per forza Ducati”

MotoGP, Martin: “Nel 2025 voglio una ufficiale, non per forza Ducati”© Luca Gorini

Lo spagnolo ha le idee chiare: vuole che gli venga riconosciuto il lavoro svolto in questi anni e punta il dito sulle scelte della casa di Borgo Panigale

15.12.2023 14:58

In un momento di apparente calma per il motomondiale con quasi tutti i piloti alle prese con le meritate vacanze dopo la stagione più lunga della storia della MotoGP, Jorge Martin continua a far parlare di se anche dopo il termine della stagione. In una lunga intervista rilasciata ai colleghi spagnoli di As, lo spagnolo punta il dito su Ducati che gli ha preferito Enea Bastianini nonostante la sua stagione quasi perfetta.

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Una sella ufficiale nel 2025

Non ci gira intorno Jorge Martin, nel 2024 vuole il titolo mondiale e salire su una sella ufficiale nel 2025: “La mia priorità assoluta per il 2025 è una squadra ufficiale. Il mio obiettivo è il team ufficiale Ducati, perché è la casa con cui sto, conosco la moto e ho molte proiezioni in questa fabbrica, ma se non mi vogliono o non capiscono che sono il migliore, cercherò qualcos'altro”. Con praticamente tutti i contratti in scadenza il prossimo anno con l’eccezione di quello di Luca Marini e Brad Binder in HRC e KTM, Jorge ha l’imbarazzo della scelta anche se lasciare una moto vincente come Ducati per salire come Marini su una Honda, oggi sembra un passo indietro: “La mia posizione è diversa da quella di Marini, perché sto vincendo e lui era in stallo, ma se vedo che la Honda migliora un po’, o che alla lunga può essere un progetto vincente, sarebbe una buona opzione. Ma in questo momento con Ducati posso giocarmela di più”.

A Valencia Jorge Martin si è giocato il titolo mondiale e qualora fosse riuscito a vincere il titolo ci sarebbero state delle chance per cui sarebbe passato nel team factory già nel 2024 alle spese di Enea Bastianini: “A Valencia avevo due tute nere pronte nel caso avessi dovuto fare la prova in un box diverso. Volevo entrare nella squadra ufficiale e ho fatto pressioni sul mio manager per averne la possibilità, ma penso che non sarebbe cambiato nulla se avessi vinto il mondiale o meno. Se Pecco fosse caduto a Valencia e io avessi vinto la gara, ci sarei andato? Che senso ha? Mi dà fastidio il fatto che non sia mai abbastanza. Non so cosa devo fare in più per dimostrare di meritarmela. Capisco che Enea ha avuto un brutto anno, ma ha corso 14 o 15 gare e ha vinto un solo GP perché aveva la pressione del pneumatico anteriore su 1,2. Così avrei vinto anch'io”. Martin ha più volte nel corso degli ultimi anni raccontato di come all’interno del Team Prima Pramac si senta a casa e che sia come una famiglia: “La differenza tra l'essere nella squadra ufficiale e in quella satellite è che c'è più personale che lavora. Preferisco l'atmosfera della mia squadra, perché è un gruppo più familiare, lavorano seriamente quando è necessario, ovviamente. La differenza è che hanno più persone, ma a livello di pezzi penso che non ci sia differenza”.

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