"No ai Marquez in Yamaha": Alex vittima di un veto nel 2019

A raccontare il retroscena è stato Razlan Razali, ex team principal Petronas SRT: "Avevo ingaggiato lo spagnolo, ma la Casa di Iwata fermò tutto"

07.12.2023 13:04

La frattura tra Valentino Rossi e Marc Marquez, nata dopo i fatti della stagione 2015, non è ancora sanata e continua a portare strascichi. L’ultimo riguarda Alex, fratello dell’otto volte iridato.

L’episodio riguarda la stagione 2019, quando Alex Marquez correva ancora in Moto2 e le sirene della MotoGP iniziavano a farsi insistenti, a tal punto che il Petronas SRT di Razlan Razali decise di ingaggiare lo spagnolo per l’anno seguente. Secondo quanto emerso, l’accordo fu bloccato dalla stessa Yamaha, pur di impedire a un membro della famiglia Marquez di salire in sella a una M1.

Calendario MotoGP 2024

Alex Marquez e Yamaha: parla Razlan Razali


A raccontare il retroscena è lo stesso due volte campione del Mondo in un documentario trasmesso da DAZN, intitolato “Alex”.  "Era il mio quinto anno in Moto2 ed ero criticato per questo, infatti erano anni che volevo passare in MotoGP – le parole di Alex Marqueze così, a metà anno, precisamente a Brno, mi fu proposto di fare un anno in Moto2 e credo due stagioni in classe regina, con la Yamaha marchiata Petronas. In quel momento Fabio Quartararo con la stessa moto era nelle posizioni di vertice, in lotta con Marc, ed era una moto che mi piaceva. Pensavo che fosse adatta al mio stile di guida, ma la storia non funzionò per alcuni motivi”.

Una vicenda confermata dalle parole dello stesso Razali: "Ero il team principal della squadra, nel 2019 avevamo una moto in Moto2, ma la Dorna ci diede un altro posto per la stagione 2020. Alex mi piaceva ed era nella mia lista dei candidati. Al termine di una serie di colloqui riservati, tra cui quello decisivo che avvenne nel motorhome di Marquez, decidemmo di farlo stare con noi per un anno in Moto2 e nel 2021, quando Fabio sarebbe passato al team ufficiale, Alex sarebbe salito in top class".

Nel corso dell’intervista proposta nel documentario, sempre Razali ha mostrato una foto a riprova dell’accordo: "Vedete? Ho una foto che lo dimostra. Successe nell'agosto 2019, alle 10 di sera. Dissi ai vertici di Iwata che volevo ingaggiare Alex per la Moto2 e poi per la MotoGP, ma mi fu detto che nessun membro della famiglia Marquez poteva entrare in Yamaha e io chiesi: ‘Perché? Questa è la mia squadra’. È stato a causa di Marc e di quello che è successo nel 2015. È diventata una questione personale per loro".

MotoGP, arriva Trackhouse

Yamaha, Alex Marquez e Razlan Razali


Vicenda confermata dallo stesso Marc Marquez: "Il contratto fu firmato nel nostro motorhome, nel 2019, a Brno. Razlan, coraggioso e onesto, apprezzava ciò che Alex era come pilota senza nemmeno pensare che questo potesse dare fastidio al lato blu. Per quanto ne so, quando il suo nome è arrivato nel box Yamaha, hanno posto il veto. Più che una rivalità con Rossi, ho sempre avuto una rivalità con la Yamaha. Io e Lin Jarvis non ci siamo mai parlati molto. È triste che questo accada nel paddock, perché bisogna differenziare le cose”.

Alex Marquez debuttò poi in MotoGP nel 2020, con i colori Repsol-Honda.

Jorge Lorenzo: "MotoGP 2024? Scommetto su Marc Marquez"

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi